Sorriso di pietra

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. dezda26
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted



    SORRISO DI PIETRA





    Nel volume n. 8 e nel volume n. 9 di GnK, troviamo la preparazione e la rappresentazione di questa pièce teatrale da parte delle Compagnie Tsukikage e Unicorno.




    Trama



    La storia, tragicomica, é ambientata a Londra, in Inghilterra, nella metà del '900.
    Un arcimiliardario, il presidente dell'azienda siderurgica Bartholomew, e sua moglie muoiono in un incidente aereo. Il loro ingente patrimonio spetta in eredità alla loro unica figlia Marisa, di salute cagionevole fin da piccola.
    La fanciulla non resiste allo shock per la perdita dei suoi genitori e muore a sua volta, dopo aver affidato al suo avvocato, il signor Preview, un testamento. A sorpresa, il documento designa come unica erede della fortuna Elisabeth, una bambola che la ragazza fin da piccola aveva amato come una sorella e un'amica.
    Come prevedibile, la bambola diventa oggetto di contesa tra una giovane vedova, una contessa, un truffatore, il vicepresidente dell'azienda siderurgica (che mira alla presidenza) e altri.




    Dopo l'esito negativo al Concorso Nazionale di Recitazione e il conseguente fallimento, la compagnia Tsukikage ha finalmente la possibilità di mettere in scena uno spettacolo teatrale, prendendo in affitto il sotterraneo di un palazzo (un tempo un bar) per farne una sorta di piccolo teatro in cui tenere le rappresentazioni.
    La commedia scelta dalla signora Tsukikage s'intitola Sorriso di Pietra e per allestire lo spettacolo, avendo bisogno di coprire tutti i ruoli, la donna chiede la collaborazione della Compagnia Unicorno, conosciuta al Concorso Nazionale. Questa é la prima volta che le due compagnie lavorano insieme.
    Nell'assegnare le parti, la Tsukikage affida a Maya un ruolo insolito e inaspettato, quello di una bambola: per tutta la durata dello spettacolo la ragazza dovrà rimanere immobile e inespressiva, non potrà parlare, nè muoversi nè dare il minimo segno di vita. L'intento della Signora é quello di insegnare alla sua allieva, definita dalla collega Kikuko Harada rovinaspettacoli, ad annullare se stessa per armonizzarsi agli altri attori. Cominciano così per Maya delle lunghe ed estenuanti esercitazioni per raggiungere tale scopo e riuscire ad immedesimarsi nel ruolo di una bambola.
    Nonostante le sue gravi condizioni di salute, Chigusa Tsukikage si allontana dall'ospedale per seguire le prove di Maya nella difficile parte assegnatole. Per insegnarle ad essere e a "comportarsi" da bambola, la Signora la fa rivestire con delle stecche di bambù per limitare i movimenti del suo corpo. Inoltre, per aiutarla a capire il cuore di una bambola, la Tsukikage dà a Rei il compito di accompagnare l'amica al Tempio Sanso, nella provincia di Saitama: qui il sacerdote del tempio imparerà alle ragazze come praticare la meditazione zen, che insegna a svuotare la mente da tutti i pensieri, dimenticandosi di se stessi.
    Tanta fatica verrà presto premiata: le rappresentazioni di Sorriso di Pietra, giorno dopo giorno, riscuotono un successo di pubblico sempre maggiore, mettendo in difficoltà persino il prestigioso Teatro Orion, situato proprio di fronte il vecchio sotterraneo, in cui nello stesso periodo si mette in scena l'Amleto.
    Finalmente Maya comprende il motivo che ha spinto la sua insegnante ad affidarle il ruolo di una bambola: fino ad allora infatti, la ragazza si é sempre preoccupata di recitare bene da sola, senza cercare di adattarsi agli altri attori e risultando per questo anche un personaggio scomodo per i colleghi, un'attrice invadente (da qui la definizione di rovinaspettacoli). Con un ruolo privo di battute e movimenti, la signora Tsukikage vuole insegnarle ad entrare in un rapporto di sintonia e affiatamento con gli attori con cui recita, impartisce alla ragazza una necessaria lezione di umiltà e lavoro di squadra.

    Nel giorno dell'ultima rappresentazione della commedia, Maya, dopo essere venuta a conoscenza della grave malattia della madre e del fatto che non si sa dove sia la donna, la vede casualmente per strada e cerca di raggiungerla. Ma viene bloccata dalla folla e da Rei che le ricorda che entro pochi minuti dovranno salire sul palcoscenico.
    Quest'incontro getta la ragazza nella più cupa disperazione e un quarto d'ora dopo, sul palcoscenico, ripensando alla madre, Maya lascia cadere la sua maschera d'attrice e comincia silenziosamente a piangere. Per rimediare alla situazione, Rei getta dell'acqua addosso a Maya/bambola, in modo da "nascondere" le sue lacrime. Lo spettacolo é così salvo. Fortunatamente solo Rei e la Tsukikage si sono accorte delle lacrime della bambola.
    Ma la signora Tsukikage rimprovera duramente Maya e, per aver fallito la sua prova d'attrice e aver gettato la "maschera di vetro", le infligge come punizione di non poter partecipare al prossimo spettacolo allestito dalla compagnia.

    Un dipendente della Daito Art Production , in cerca delle candidate al ruolo di Helen Keller in Anna dei Miracoli, assiste ad una delle rappresentazioni di Sorriso di Pietra. Notando Maya nei panni di una bambola, rimane colpito dalla sua interpretazione. Quindi propone a quelli della Daito Art, Masumi Hayami in primis, di inserirla tra le candidate per il ruolo di Helen.

    Edited by dezda26 - 9/6/2010, 18:47
     
    Top
    .
  2. SissiCik
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    devo dire che il ruolo della bambola mi è piaciuto molto!
    per quanto possa sembrare un ruolo poco importante, è senza dubbio il più impegnativo di tutti! anche se in questo spettacolo senza dubbio chi ha conquistato maggiormente la mia ammirazione è stata Rei1! è riuscita a gestire un grande imprevisto con destrezza e naturalezza, cosa che non è da tutti, e non è facilmente realizzabile sul palcoscenico!
     
    Top
    .
  3. dezda26
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Concordo, anch'io trovo questo ruolo assai difficile, più di tutti forse, come ho scritto anche in un altro topic, seppur senza battute. Difficile da interpretare anche per le attrici più brave, forse anche più del ruolo di Helen di Anna dei Miracoli, soprattutto se lo spettacolo dura tanto. Rimane forse noioso, certo.
    Ricordo però che Maya/bambola negli anni, da quando vidi l'anime '84 per la prima volta, fu l'immagine di Maya e del cartoon che mi rimase sempre impressa nella mente.
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    (rosa gialla)

    Group
    Fan
    Posts
    2,435
    Reputation
    +167

    Status
    E anche il primo dramma in cui possiamo apprezzare le altre ragazze della compagnia...
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    22,711
    Reputation
    +5,575
    Location
    *Sicilia*

    Status
    E' vero che questo è probabilmente il ruolo che a noi tutte da bambine è rimasto forse più impresso, visto che Maya doveva trasformarsi in una bambola e rimanere immobile per tutto quel tempo su un palcoscenico, però, diciamoci la verità, come credo avesse detto anche Wolvy da qualche parte tempo fa, in realtà è impensabile che si sprechi un'attrice a interpretare il ruolo di un oggetto quando basterebbe semplicemente usare quell'oggetto!
    Cioè intendo dire che è vero che il ruolo per Maya è stato difficile visto che doveva rimanere immobile e muta come una bambola, però è pur vero che non ha alcun valore ai fini della storia che questo ruolo sia stato impersonato da lei piuttosto che da una bambola vera e propria, alla fine comunque un oggetto rimane.
    Ammetto però che la trovata è molto suggestiva e degna della Miuchi che comunque attraverso le pieces teatrali che propone esalta sempre un aspetto del personaggio che di "umano" ha poco e niente e che si accosta di più a qualcosa di inanimato, spirituale e/o animalesco :rolleyes:
     
    Top
    .
  6. mo75ma
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Se io andassi a teatro sapendo che un'attore interpreta una cosa inanimata, ed il risultato fosse quello scritto dalla Miuchi per Maya, credo che l'opera ne trarrebbe (per lo meno ai miei occhi) grande e grande rilievo. Molti spettatori nel manga vengono rapiti e parlano dello spettacolo prorpio per il fatto che la bambola non è un oggetto ma è interpretata.
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    22,711
    Reputation
    +5,575
    Location
    *Sicilia*

    Status
    Si, probabilmente si, ma a livello economico non penso che converrebbe usare una persona per interpretare un oggetto che ai fini della trama non ha alcun cambiamento di posizione se non quella di starsene fermo su una sedia.
    Alla fine ciò che conta è anche la trama della storia e come è recitata e non l'oggetto in sè.
    Nella realtà non so quanti casi ci siano di oggetti di scena interpretati da attori veri.
     
    Top
    .
  8. mo75ma
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Sinceramente non ho una grande cultura teatrale, però non credo esistano spettacoli dove hanno usato persone per interpretare oggetti inanimati. Per oggetti si, vedi nel mago di oz lo spaventapasseri e l'uomo di latta, ma personaggi inanimati, mmmmmmm no no credo, perciò tanto di cappello alla Miuchi per l'idea originale.
     
    Top
    .
  9. altair85
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (mo75ma @ 29/7/2010, 22:00)
    Sinceramente non ho una grande cultura teatrale, però non credo esistano spettacoli dove hanno usato persone per interpretare oggetti inanimati. Per oggetti si, vedi nel mago di oz lo spaventapasseri e l'uomo di latta, ma personaggi inanimati, mmmmmmm no no credo, perciò tanto di cappello alla Miuchi per l'idea originale.

    Neanche a me viene in mente un ruolo teatrale in cui un attore impersona un oggetto inanimanto per tutta la durata dello spettacolo senza che faccia nulla né fisicamente né vocalmente.... invece come hai già ricordato mo75ma, ci sono tanti casi di oggetti interpretati da attori ma fisicamente animati o dotati di parola. La stessa Coppelia, che è stata trattata in un'altro topic di questa sezione è una bambola, non parla perché nel balletto classico i ballerini non parlano, ma si muove come una bambola, e questo era ed è tutt'ora un elemento di grande interesse, sia a livello di danza che a livello teatrale. Però è un personaggio che attraverso il corpo si esprime, oltretutto è la protagonista. Credo che la Miuchi fosse più interessata a mostrarci il processo di interpretazione di qualcosa di animato, piuttosto che alla reale messa in scena pratica di un ruolo simile. Mi sembra più un lavoro da laboratorio teatrale che di recitazione sul palcoscenico vera e propria... :sbarb: anche perché come avete giustamente notato sarebbe superfluo e costerebbe di più... :swee:
     
    Top
    .
  10. Lovemangas
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Se realmente existe un libro, film, etc, su questa storia mi piacerebbe vederlo
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    (rosa viola)

    Group
    Daito Art Production
    Posts
    7,535
    Reputation
    +11
    Location
    Sol Levante

    Status
    CITAZIONE (dezda26 @ 27/7/2010, 00:25) 
    Concordo, anch'io trovo questo ruolo assai difficile, più di tutti forse, come ho scritto anche in un altro topic, seppur senza battute. Difficile da interpretare anche per le attrici più brave, forse anche più del ruolo di Helen di Anna dei Miracoli, soprattutto se lo spettacolo dura tanto. Rimane forse noioso, certo.

    Una parte difficilissima, ma ho visto che nell'anime Maya se la cava molto bene (come sempre).
     
    Top
    .
10 replies since 9/6/2010, 11:31   797 views
  Share  
.
Top
Top