Volume 35

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    Ringrazio sentitamente Demon_S per l'aiuto e la collaborazione :arigato:

    Il Grande Sogno di Maya
    Numero: 35
    Autrice: Suzue Miuchi
    Casa Editrice: Star Comics
    Prezzo di copertina: € 4.20

    *****


    Maya sta urlando al Signor Hayami se sia lui l’ammiratore delle rose scarlatte, ma questo non la sente e continua ad allontanarsi tra la folla della stazione di Tokyo. Sakurakoji la ferma e le rammenta che lo Shinkansen (il treno ad alta velocità giapponese) sta per partire. La ragazza s’imbarca e il ragazzo rimane sul binario a pensare a Maya speranzoso di poter recitare ancora con lei anche se solo per una prova rappresentativa e si augura che s’immedesimi presto nel ruolo per poterla rivedere presto.
    Sul treno Maya non fa che pensare a Masumi. Trova che sia crudele il fatto che sia proprio lui il suo ammiratore, si domanda se sarà realmente felice di vederla interpretare la Dea e sul perché lui si interessi tanto a lei.
    Il Presidente dell’Associazione Nazionale del Teatro domanda alle due ragazze come si sentono ora che sono finalmente arrivate alla Dea Scarlatta. Ayumi risponde subito di essere profondamente emozionata e ripensa a quando era sua madre ad essere la sua rivale per quel ruolo, mentre ora è Maya.
    Per Maya sembra un sogno anche solo essere arrivata a quel punto e ripensa a tutte le volte che la madre la sgridava per la sua goffaggine e poi inevitabilmente i pensieri ritornano al suo ammiratore e di conseguenza a Masumi.
    All’entrata della carrozza ma fuori dal reparto c’è Hijiri che sta leggendo un giornale non visto da Maya.
    Il viaggio per arrivare al paese della Dea Scarlatta è lungo. A Kyoto devono scendere e prendere un altro treno. Un ora di viaggio per poi prenderne un altro per un tragitto di mezz’ora e alla fine un taxi per un viaggio tra le montagne di un’altra ora.
    Il Villaggio dei Susini Scarlatti è ormai in vista. Maya, Ayumi e il Presidente vengono accolti da Genzo che li accompagna fino al casolare in cui risiede la Signora Tsukikage.
    Durante il tragitto il Presidente si sofferma sul fatto che quello sia il paese d’origine di Ichiren Ozaki e Genzo rispondendo affermativamente continua dicendo che il dramma è stato ispirato dalla leggenda che si racconta in quei luoghi. Fin dal 1300, nel tempio scintoista del villaggio si conserva la statua della dea scolpita in legno di susino, la leggenda narra che la dea, fin da tempi antichi era protetta da orchi e da un drago in una valle dispersa tra quelle montagne. Lei era la regina degli spiriti e la regina della terra, visto che proteggeva tutte le creature collegate ad essa. La valle era famosa sia per il fiorire perenne dei susini che per il divieto di entrata per tutti gli impuri e chi entrava senza permesso veniva ucciso dagli orchi. Nella valle cresceva anche un susino sacro, considerato come l’incarnazione della dea stessa, ma intorno al 1300 (periodo chiamato Nanbocucho che va dal 1333 al 1392) uno scultore d’icone scolpì una statua di Dea intagliando il legno proprio di quell’albero per chiedere la pace, e la guerra che divideva il Paese tra nord e sud si placò.
    Tra uno scherzo e l’altro del Signor Genzo per terrorizzare le ragazze, arrivano ad un vecchio tempio dove risiede con la Maestra. Durante la cena la Signora non è ancora arrivata e Genzo abbozza una scusa dicendo che aveva da fare in città. La notte passa serena e al mattino presto Maya si accorge che Ayumi si è già alzata. Esce per cercare qualcuno ma non c’è nemmeno Genzo. S’incammina fino ad arrivare in una zona delimitata da fuda buddisti per delimitare la zona proibita e a Maya tornano in mente gli orchi. La nebbia che prima era più fitta si sta diradando pian piano, fino a spalancarsi di fronte ad uno scenario bellissimo: un bosco, di susini scarlatti, attraversato da un ruscello. Stupefatta per la bellezza del luogo ode il suono di uno tsuzumi (un tamburo a mano) e voltandosi vede la Dea Scarlatta sotto un susino enorme. É la Signora Tsukikage che sta interpretando la Dea Scarlatta. I suoi movimenti sono leggiadri e le due ragazze la guardano esterrefatte senza accorgersi di essere entrambe ammaliate da quei movimenti. É Genzo che suona il tamburo e Ayumi vede nei gesti della maestra il movimento del vento, benché non ce ne sia in quel momento. La Signora toglie la parrucca e dà il benvenuto alle due ragazze. Anche il Presidente era presente e ringrazia per il saggio. Maya è felicissima di essere lì e di trovarla bene, Ayumi si ritiene emozionata e pronta a essere addestrata per l’ambito ruolo.
    Il grande susino vicino a loro non è quello che diede vita alla statua della dea, ma fu l’ispirazione principale per Ichiren Ozaki nello scrivere il dramma. La Signora spiega anche che in quella valle grazie al clima favorevole, i susini fioriscono per sei mesi l’anno e Ayumi domanda se lei provi la Dea in quei luoghi tutti i giorni. La Signora Tsukikage risponde affermativamente e aggiunge che ogni volta scopre qualcosa di nuovo e qualcosa da perfezionare volta dopo volta. Ma le ragazze avranno la loro Dea Scarlatta e non dovranno mai stancarsi di provare per raggiungere la perfezione. Ayumi ringrazia e mentre sta spiegando quanto sarà felice di essere addestrata dalla Maestra, questa viene distratta da Maya che si sta incamminando verso il susino. La Signora la chiama più volte ma lei è assorta e appena capisce di essere chiamata spiega che per lei è splendido poter diventare lo spirito di un albero tanto bello. Ayumi nota subito l’espressione di Maya, non ha detto interpretare ma diventare.
    La Signora racconta quindi la storia del dramma sotto l’attenzione dei presenti. A fine racconto dà subito un compito alle candidate: diventare un albero di susino all’istante. Entrambe assumono posizioni differenti. Ayumi è scomoda, ha una gamba piegata e un braccio alzato. Maya è semplicemente in piedi con le braccia leggermente divaricate e le mani che cadano verso il basso. La signora nota subito le differenze e capisce che una posizione scomoda non può durare a lungo. Infatti Ayumi si sta stancando mentre Maya è molto naturale. Anche il Presidente ne quantifica i difetti, per quanto bella la posizione di Ayumi è difficile da mantenere a lungo, mentre la posizione di Maya, benché semplice ha dato l’impressione di immedesimarsi nel susino, ma aggiunge che sul palco non sarebbero rimaste ferme così a lungo quindi Ayumi avrebbe dato senz’altro l’idea di un albero.
    Entrambe pensano a quanto sia brava la rivale e la maestra le distoglie da tali pensieri facendo alcune domande riguardanti la natura. Il ciclo vitale di un albero che dalle radici attinge nutrimento, grazie all’acqua portata dalle nuvole piovose a loro volte portate dal vento, ma che ha anche bisogno del sole per vivere. Spiega quindi che la Dea Scarlatta è strettamente collegata ai 4 elementi e le ragazze si dovranno cimentare nei quattro temi per rendere al meglio vento, fuoco, terra e acqua.
    Il primo elemento da interpretare è il vento, quando saranno pronte, dovranno mostrare il loro vento alla maestra.
    Per il Presidente è ora di tornare a Tokyo e non vede l’ora di ritornare per vedere i miglioramenti delle due ragazze.
    Ma la Signora non sta affatto bene, com’è rimasta sola con Genzo si lascia andare in una smorfia di dolore provocatale da una fitta al cuore e Genzo le dice di non strapazzarsi troppo visto che fino al giorno prima era ricoverata in ospedale. La Signora Tsukikage non ha intenzione di farsi abbattere dalla malattia, lei vuole vivere per addestrare le due ragazze.
    Ormai Maya e Ayumi sono totalmente prese dal primo compito. Interpretare il vento non è facile, bisogna studiarlo, capirlo ed esprimerlo come se loro stesse fossero l’elemento. Entrambe pensano a un sacco di cose riguardanti il vento: da dove viene, cosa lo forma, qual è la sua forza, cosa provoca ogni volta che soffia, la sua forma, i suoi movimenti. Un folata forte e improvvisa colpisce Ayumi e lei capisce che deve renderlo tramite il suo corpo, deve esserci un modo per farlo.
    Maya è assorta a rimuginare e ad un certo punto Genzo le urla che sta facendo bruciare i pesci arrosto. Ayumi si dimostra subito un abile cuoca. A cena la Signora Tsukikage si accorge delle differenze: Maya non ha ancora imparato a cucinare, mentre Ayumi ha preparato un contorno perfetto. Le chiede quindi dove abbia imparato e la ragazza risponde che è stata allieva di grandi professionisti. Maya nota che Ayumi riesce in tutto e intanto la notte è giunta a chiudere un altro giorno e le due ragazze si preparano per la notte. Il disordine di Maya è in contrasto con l’ordine, quasi maniacale, di Ayumi e entrambe si mettono a letto pensando al vento.
    Il giorno seguente Ayumi è attratta da una scena di vita familiare del luogo che le ricorda la sua infanzia: una bambina, Yukiko, sta indossando l’abito della festa e la madre la rimprovera perché ha paura che lo sporchi. Il ricordo la porta al suo periodo infantile quando spampinava i fiori petalo per petalo. Facendo lo stesso gesto si accorge quanto i petali siano in balia del vento così come il suo vestitino di bambina veniva mosso dal vento e capisce la forma dell’elemento.
    Anche Maya è in balia delle sue elucubrazioni sul vento e mentre cerca di rianimare il fuoco soffiando e sventolando un ventaglio le viene un’idea: fa vento con il ventaglio e soffia in una canna di bambù per capire come fare vento, come questo sposta le nubi o crea mulinelli.
    A Tokyo a casa Hayami, Eisuke vede il figlio fin troppo tranquillo e infatti lo è. Le macchinazioni di Masumi sono saltate agli occhi del padre e il figlio lo rinfranca sull’andamento della situazione, sia Tsukikage che Maya stanno per cadere in trappola, ma non dà altri ragguagli al vecchio padre, il quale invece nota quanto il figlio sia diventato scaltro. Eisuke passa subito a un altro argomento: il matrimonio con Shori. La famiglia Takamya si aspetta che lui si dichiari, ma non dà alcuna risposta.
    Nella villa sugli scogli, Masumi ripensa a quanto sia attratto da Maya. É ormai cresciuta e può interpretare ruoli da donna innamorata. Si vergogna di se stesso perché in cuor suo sa benissimo che non aspettava altro che crescesse, ma sa bene di essere odiato e di non avere speranze. Allo stesso tempo sa di trovarsi bene in sua compagnia, sa di poter essere se stesso quando è con lei e sa anche che un giorno s’innamorerà e sarà di un altro uomo. Si chiede se saprà mantenere il sangue freddo quando quel giorno arriverà. Si chiede se saprà mandarle le rose sinceramente, ma la risposta fa presto ad arrivare: potrebbe impazzire se lei fosse di un altro e non ha intenzione di lasciarla a nessuno.
    Mentre sta pensando a queste cose, Shori sta entrando. Ha suonato diverse volte ma lui non ha mai risposto, quindi è entrata comunque. Lui si scusa ammettendo che stava pensando al lavoro e mentre le prepara il tè, Shori ammette che voleva vederlo, vederlo senza altri motivi se non stare con lui e gli confessa di amarlo tra le lacrime, timorosa che lui sia innamorato di qualcun’altra. Lo stringe contro alla finestra e lui non riesce ad esprimersi.
    La scena si sposta su Maya che prova il movimento del vento, gira su se stessa, corre si sposta ad ogni folata ma sente di non averlo ancora afferrato, lei vuole capire la “vita” del vento.
    Anche Ayumi fa le sue prove ma lei vuole rendere la forma del vento.
    Controllate dalla maestra è arrivato il momento di mostrarle la loro interpretazione. La prima è Ayumi e con qualche gesto leggero fa sembrare che il vento le scompigli i capelli. Per la maestra può bastare, per lei l’interpretazione è stata impeccabile, in quanto ne ha dato l’idea con il minimo dei movimenti. Poi le chiede com’è arrivata a quell’interpretazione e Ayumi spiega che voleva dare la forma al vento che fa muovere gli oggetti, ma lei non è un oggetto ed è qui che ha capito che anche un minimo movimento può rivelare la forma del vento. La Signora capisce e Maya rimane affascinata da Ayumi, ritenendola irraggiungibile.
    Ora tocca a Maya, lei è il vento. Si accovaccia con piccoli gesti. Poi inizia a muoversi con fare sempre più vorticoso muovendo il busto in modo circolare, poi usa le mani e le braccia alzandosi sulle ginocchia e ondeggiando sempre più, poi si alza in piedi e vortica su se stessa, passando infine a movimenti più leggeri, esprimendo il vento a favore e quello contrario per poi tornare pian piano alla forma di partenza. Tsukikage fa le stesse domande a Maya e lei spiega che ha notato il cambiamento del vento da forte a leggero fino a quasi placarsi. Qui la maestra si arrabbia perché lei ha chiesto di interpretare il vento e non di immedesimarsi in esso, Maya deve recitare per gli altri non per se stessa e la riprende sul suo punto debole, la danza. Se s’impegnasse maggiormente nella danza classica i suoi movimenti sarebbero meno grossolani e più da professionista.
    La differenza tra le due è quindi che Ayumi ha recitato mentre Maya è diventata il vento. É vero che Maya non ha dei bei movimenti come Ayumi ma la ragazza capisce una volta di più quanto Maya sia geniale.
    Si passa quindi al secondo tema: il fuoco. Come potranno interpretare il loro fuoco? Entrambe pensano a come fare, Maya accende la stufa in piena notte, Ayumi è nel tempio di fronte alle statue votive e alle candele accese, ascolta la musica con le cuffie e cerca di capire il ritmo del fuoco. La Signora le osserva e ripensa ad Ichiren che un tempo le aveva dato gli stessi temi per interpretare la “Dea Scarlatta” e prega il suo amato di darle la forza di continuare finché non avrà istruito le due ragazze che si stanno impegnando con tutte le loro forze.
    É sempre notte e Maya sta camminando all’esterno guardando il cielo stellato e suo malgrado si ritrova a ripensare a Masumi. Si rende conto di non aver mai capito il suo cuore e lo paragona all’immensità della volta celeste.
    Masumi invece è in un locale dov’è solito andare per concludere affari e sta ripensando a Shori e alla sua dichiarazione. Shori è convinta di non essere piacente e di non andare bene a Masumi, e questo risponde di essere quasi sprecato per lei e che qualunque uomo la vorrebbe. Lei pensa che lui stia cercando di rifiutarla gentilmente e se ne va in lacrime. Masumi ripensa a Maya e alle stelle che probabilmente stanno splendendo nel paese della Dea Scarlatta e spera che lei le stia guardando. Il paragone con Shori non esiste, sì la donna è gentile e bellissima, ma lui è convinto che con Maya potrebbe essere se stesso, ha la sensazione che con lei le loro anime si tocchino, eppure i soliti piccoli particolari lo bloccano: lei è troppo giovane e poi lo odia. Ripensa a come si è comportato con Shori, lui ha accettato il matrimonio combinato e ha risposto con cortesia alla ragazza, non può tentennare oltre, deve prendere una decisione anche perché Shori è perfetta come moglie sia per lui ma soprattutto per la Daito, solo che. . . Maya.
    La scena si sposta a Eisuke. É giorno e si sta dirigendo verso la valle dei susini. Ora che sa dove si trova Chigusa è consapevole che la Dea rinascerà.
    Kuronuma, invece, non sa ancora che fare ma un lampo di genio lo fa scattare: telefona alla moglie e la mette al corrente che non tornerà finché non avrà fatto tutti i preparativi per la rappresentazione.
    Sakurakoji, a sua volta, vuole cercare di capire Isshin. Capire che tipo di scultore era e che tipo di statua abbia mai rappresentato. Va a vedere 34 templi e s’informa sui vari tipi di statue. Incontra uno scrittore di haiku (brevi poesie giapponesi) in un piccolo eremo e qui vede una statua che lo colpisce, quasi fosse un miracolo. Lo scrittore gli dice che l’ha intarsiata un certo Kaikei e Sakurakoji decide di andare a trovare lo scultore per imparare l’arte da lui.
    Intanto Genzo manda Maya in città a prendere le medicine per la maestra e questa rimane sorpresa nell’apprendere che la Signora è ancora malata e si domanda se non si sia stancata troppo dal loro arrivo. Sull’autobus vede ad una fermata il regista Kuronuma ma non ne è certa. In ospedale invece vede Hijiri che parla con un dottore. Chiedendo informazioni al dottore che stava parlando con l’uomo ombra della Daito, Maya viene a sapere che Hijiri e quindi il Signor Hayami sono preoccupati per la Signora Tsukikage e che questa addirittura dovrebbe ricoverarsi. Maya ripensa al perché Hijiri sia lì e capisce che deve essere per forza per informare Masumi sia sulle condizioni della maestra sia sull’andamento delle prove. Ora il dubbio si sdoppia, chi dei due ha mandato Hijiri? L’affarista che si preoccupa della rappresentazione o l’ammiratore che si preoccupa per lei? Non lo capisce, non capisce se sia un amico o un nemico, vorrebbe chiamare e farsi spiegare ma in quel momento un’auto di lusso le sfreccia molto vicino facendola spaventare. É Eisuke e si è accorto che la ragazza è Maya. Si ferma per salutarla e ne approfitta per avere informazioni sul dramma invitandola a mangiare in un locale. Lui utilizza la scusa di una cura termale che lo ha portato da quelle parti e facendo finta di nulla le chiede cosa ci faccia lì. Al ché Maya gli racconta come stanno andando le prove con la sua maestra e la sua rivale. Lui afferma che forse verrà rappresentata in un teatro Daito e Maya si imbestialisce descrivendo Masumi come un vero demonio e aggiunge che vorrebbe tanto conoscere chi lo ha allevato. Eisuke ride di gioia e capisce che lei non sopporta proprio Masumi e poi Maya continua dicendo che il padre deve essere anche peggio da quanto si dice in giro. Maya ripensa a tutto quello che ha detto e sa di dover odiare Masumi con tutto il cuore e non capisce come possa essere lui l’ammiratore. Eisuke riporta l’argomento sulla Dea e chiede cosa stiano facendo. Maya gli parla della rappresentazione degli elementi e che ora deve interpretare il fuoco. Eisuke memore delle prove di Chigusa le suggerisce di informarsi sul dramma “Yaoya Oshichi”. Le racconta brevemente il dramma di questa donna Oshichi che s’innamora di un servitore del tempio dove andò a rifugiarsi dopo l’incendio che scoppiò a Edo facendole perdere la casa. Per rivedere l’amato Kichiza, appiccò lei stessa un incendio consapevole che al tempo era un reato punibile con la morte. E termina il racconto dicendole che il fuoco che bruciava in Oshichi doveva essere paragonabile all’incendio che distrusse la città di Edo. Eisuke se ne va, al quanto divertito per l’incontro e Maya resta a pensare al dramma. Si documenta e decide di interpretare Oshichi che brucia d’amore per Kichiza.
    Intanto a Tokyo Masumi apprende che il padre è andato nel paese della Dea ma anche che la signorina Shori è malata. Si precipita quindi da lei con la segretaria e questa intuisce che forse Shori si è sentita male per la mancata risposta di Masumi e chiede al suo capo se la Signorina le piaccia. Lui risponde un secco sì e Mizuki ci rimane male, cerca di capire cosa ne sarà delle rose scarlatte e quindi dei sentimenti verso Maya, ma lo fa discretamente cercando di metterla sul piano lavorativo come segretaria della Daito che potrebbe aiutarlo. Masumi ammette che le rose dentro di lui non appassiranno mai e aiuterà Maya in tutti modi, perché se lo merita, per tutta la vita.
    Arrivano a casa Takamya e Shori fa la disperata che non vuole assolutamente essere vista da Masumi in quella situazione: ammalata a letto. Masumi entra prepotentemente nella sua stanza con un mazzo di fiori. É presente anche il nonno di Shori che esige delle spiegazioni sulla mancata risposta di Masumi. Questo s’inginocchia e chiede di essere perdonato perché ormai ha la risposta da dare.
    Eiuske intanto si è fermato in una stazione termale e Maya sta pensando al fuoco nel cuore di Oshichi finché non arriva Ayumi. Le due parlano del fuoco e della passione. Entrambe hanno avuto delle storie d’amore brevi e in quel momento sono entrambe libere. Maya pensa per un attimo a Masumi ma si costringe a pensare ad altro, mentre Ayumi vorrebbe poter interpretare l’amore della Dea al meglio per non essere battuta da Maya. La ragazza ci rimane male, non s’immaginava che Ayumi potesse ritenerla un ostacolo. Ayumi ammette di essere sempre stata sconfitta da lei in un modo o nell’altro. Lei che ha tanta tecnica e che ha studiato teatro da sempre si sente sconfitta dal genio di Maya, vuole superarla per essere sicura di poter interpretare una Dea Scarlatta perfetta. Maya dal canto suo ammette di averla sempre invidiata, avrebbe sempre voluto essere come lei e anche solo arrivare ad esserlo sarebbe un sogno. Si sono invidiate a vicenda e Maya ne rimane sconcertata.
    Le prove continuano, una per cercare il ritmo del fuoco e l’altra per trovare l’amore di Kichiza, ma entrambe per arrivare alla Dea Scarlatta.

    (continua...)

    Edited by |Rossella| - 14/4/2016, 15:59
     
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  2. abcdf
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    davvero bella la scena dove masumi e combattuto x l'amore che prova x maya connirosino05 e pensa che maya prima
    o poi potrebbe innamorarsi di un altro 50yZy e invece maya e solo........sua! :maya: adoro quest'uomo! :sbrill:
     
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  3. mirima2
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    Grazie mille per il riassunto! :love:
     
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    (rosa rossa)

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    Ed eccoci finalmente arrivati al paese della Dea Scarlatta!
    Maya e Ayumi vengono subito messe alla prova dalla Tsukikage con i temi del vento e del fuoco, che ognuna interpreta secondo il proprio stile; a questo proposito, è significativo l'appunto che Chigusa fa a Maya riguardo al fatto che è diventata il vento, invece di interpretarlo, compiendo una grave mancanza perché ha perso la consapevolezza di stare recitando.
    C'è poi una scena ricca di pathos, quando Masumi a Izu, riflettendo su quello che sente per Maya, si trova ad ammettere che non è disposto a lasciarla a nessun altro, altrimenti rischierebbe di impazzire! :inlov:
    Ma ecco che arriva Shiori, decisa ad ottenere da Masumi una risposta definitiva sul loro fidanzamento e purtroppo, di fronte alle sue lacrime e alla malattia, lui cede... :aaa:
    Degno di nota è l'incontro tra Maya ed Eisuke, con l'esilarante scenetta in cui lei esterna con veemenza e senza peli sulla lingua il suo pensiero su Masumi e suo padre, suscitando l'ilarità di Eisuke. :ahah:
     
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  5. Achrome
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    E' vero..finalmente con questo volumetto conosciamo il paese della Dea Scarlatta e per le nostre due attrici iniziano anche le prove: l'autrice sottolinea subito l'enorme differenza tra Maya e Ayumi, non solo come attrici, ma anche come donne.
    nella vita di tutti i giorni Maya è sempre una pasticciona in tutto, mentre Ayumi è la perfezione in persona..qui secondo me un pò si esagera, addirittura vengono messe in rilievo le capacità di Ayumi come cuoca (ma figurati...non è sempre stata servita e riverita per tutta la vita? E adesso volete farci credere che sappia anche cucinare..noooooo!).
    La prima prova è quella del vento: superata brillantemente da Ayumi, un pò meno da Maya, che si becca subito una sgridata: lei doveva interpretare il vento e non "diventare" il vento..e poi l'appunto che "lei non deve recitare per sè stessa, ma per gli altri"..non ho mai capito bene il senso di questa frase. ..in quel momento erano da sole, non c'erano "altri": che cosa avrebbe dovuto fare la povera Maya?
    Shiori...uauuuuh che coraggio rivelarsi così a Masumi, si merita un bel 10! Masumi invece rimane lì come un allocco, non riesce ad esprimersi: in questo caso ha perso una bella occasione per potersi liberare definitivamente da Shiori e invece cosa fa dopo? Quando sa che Shiori è caduta malata, corre da lei con un mazzo di fiori e comunica al nonno che ha preso la sua decisione. No caro Masumi non ci si comporta così: stai tenendo il piede in due staffe, in un certo qualmodo stai prendendo in giro sia Maya che Shiori,ma soprattutto te stesso!
    Molto divertenti le scene che vedono coinvolti Maya ed Eisuke (l'espressione di Eisuke è molto bella): qui prende il sopravvento il carattere irruento ed impulsivo di Maya, addirittura definisce Masumi un demonio, salvo poi pentirsi e chiedersi come fa ad essere lui l'Ammiratore. Ecco in quest occasione vedo una somiglianza tra Masumi ed Eisuke: entrambi nei confronti di Maya recitano una parte, il padre diverse volte aveva detto a Masumi che Maya non avrebbe mai dovuto interpretare la "Dea Scarlatta", ostacolandola in ogni modo, mentre ora le dà addirittura dei consigli su come interpretare il fuoco, così come Masumi che si è sempre dimostrato con lei freddo e glaciale, in realtà ne è inesorabilmente innamorato!
    Il dialogo finale tra Maya ed Ayumi rivela quanto sia forte il rapporto che le lega, non solo dal punto di vista professionale, ma anche umano: sono rivali ma nello stesso tempo amiche!
     
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    @Kirichan:
    CITAZIONE
    a questo proposito, è significativo l'appunto che Chigusa fa a Maya riguardo al fatto che è diventata il vento, invece di interpretarlo, compiendo una grave mancanza perché ha perso la consapevolezza di stare recitando.

    @Achrome:
    CITAZIONE
    lei doveva interpretare il vento e non "diventare" il vento..e poi l'appunto che "lei non deve recitare per sè stessa, ma per gli altri"..non ho mai capito bene il senso di questa frase. ..in quel momento erano da sole, non c'erano "altri": che cosa avrebbe dovuto fare la povera Maya?

    Quell'appunto di Chigusa ha fatto pensare molto anche me, fin dalla prima lettura. Ha sempre insistito molto sul metodo Stanislavskij e ora non vuole più l'immedesimazione? Non capisco. Perché deve “interpretarlo” il vento invece di immedesimarsi in esso? Se si immedesima nel vento il pubblico dimentica che sta recitando? Non credo. Ho pensato che magari nell'ottica della futura rappresentazione della DS la Tsuki volesse passare dal metodo dell'immedesimazione a quello dell'estranimento, dove l'attore punta al coinvolgimento emotivo e a volte addirittura fisico del pubblico sulla scena. Forse per questo la Tsuki ricorda a Maya che recita per un pubblico e non per se stessa, anche se fisicamente nella valle il pubblico non c'è? È possibile che dopo aver imparato l'immedesimazione nel personaggio Maya debba imparare anche ad estraniarsi completamente da esso, magari dopo averne colto l'essenza con l'immedesimazione, per raggiungere un livello di recitazione più alto e completo?
    Che ne pensate di questa mia ipotesi? :ecchime: :uhm:
     
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    La tua interpretazione è molto interessante, Giallo!
    Francamente mi sono più volte interrogata sul significato delle parole della Tsukikage, che a prima vista sembrano criticare quello che è sempre stato il punto di forza di Maya, ossia l'immedesimazione totale nel personaggio.
    Credo che qui lei volesse ribadire l'importanza della tecnica: Ayumi è un'attrice di talento, la sua tecnica superba le consente di interpretare in modo impeccabile qualsiasi ruolo, però non riesce a raggiungere il cuore del personaggio o meglio, per lei è una cosa nuova, di cui ha iniziato ad avere consapevolezza solo dopo aver interpretato Oligerd.
    Maya invece pensa solo a immedesimarsi e così riesce ad attirare l'attenzione del pubblico, sebbene la sua tecnica lasci a desiderare.
    Ma una vera attrice deve saper padroneggiare istinto e tecnica, raggiungere il giusto equilibrio tra l'immedesimazione nel personaggio e la consapevolezza di essere sempre se stessa; tutto ciò avviene per il tramite del pubblico, giudice implacabile e veritiero di un'interpretazione attraverso le sensazioni che questa gli ha trasmesso.
     
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    Vero Kiri, l'istinto contro la tecnica è sempre stato il filo conduttore della competizione tra Maya e Ayumi fin dal loro primo incontro. Quello che non capisco è perché la Tsuki abbia rimproverato Maya proprio in vista della DS, dove si richiede un'immedesimazione pressoché totale nella Dea e in Akoya e non l'abbia mai fatto durante il suo persorso di crescita nelle rappresentazioni precedenti, dove invece ne elogiava l'immedesimazione, definendo Maya un genio. La Tsuki le dice che non deve pensare a recitare per se stessa...forse che deve farsi "tramite" tra la dea (l'opera) e il pubblico? Prestare se stessa in una sorta di sibilla vaticinante ma cosciente? Non so, la Miuchi non mette mai niente a caso, soprattutto riguardo alla DS. :dubb:
     
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    Già, questa frase della Tsuki dà molto da pensare, soprattutto per il momento in cui è stata pronunciata; di sicuro c'è un legame con l'interpretazione della Dea Scarlatta più profondo di quanto possa apparire.
     
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    (rosa viola)

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    Eccomi qui...dunque devo dire che con il volume 35 che comincia a parlare della rappresentazione e si svolge nella Valle dei Susini..ho un rapporto un po' idiosincratico... perche' per taluni versi tutta la preparazione io non la rileggo volentieri....poi pero'riflettendoci devo dire che da un punto di vista grafico e dei disegni la Miuchii in questi volumi fa un lavoro fantastico....penso che alla fine questi volumi siano i piu' rappresentativi della sua abilita' sotto questo punto di vista...Poi c'e' Shiori che si dichiara...punto a sfavore di questo volume....che devo fare...sara'stata coraggiosa ma io proprio non la sopporto...e sopporto ancora meno il fatto che Masumi prenda in considerazione la cosa...
    Punto a favore e' l 'incontro di Maya con Eisuke.....il padre del Millepiedi....o scarafaggio....non ricordo come venga appellato il povero Masumi.....beh nel complesso...non e' che possa definirlo brutto....forse un po' interlocutorio...diciamo cosi'...e devo dire che forse preferisco il prossimo volume....... :love: :love: :love:
     
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  11. stefina85
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    E siamo arrivati nella Valle dei Susini.. che dire? Non è esattamente uno dei miei volumi preferiti. Trovo sempre un po' "faticoso" rileggere queste parti dedicate solo ed esclusivamente alle prove... Poi alla fine mi prendono e le leggo tutte d'un fiato (come faccio con tutto il resto del manga... e se così non fosse non saremmo certo qui a discutere di volumetti letti e riletti :ahah: )


    CITAZIONE (Achrome @ 21/9/2015, 13:24)
    La prima prova è quella del vento: superata brillantemente da Ayumi, un pò meno da Maya, che si becca subito una sgridata: lei doveva interpretare il vento e non "diventare" il vento..e poi l'appunto che "lei non deve recitare per sè stessa, ma per gli altri"..non ho mai capito bene il senso di questa frase. ..in quel momento erano da sole, non c'erano "altri": che cosa avrebbe dovuto fare la povera Maya?

    CITAZIONE (GiallodiMarte @ 28/9/2015, 14:20)
    Quello che non capisco è perché la Tsuki abbia rimproverato Maya proprio in vista della DS, dove si richiede un'immedesimazione pressoché totale nella Dea e in Akoya e non l'abbia mai fatto durante il suo persorso di crescita nelle rappresentazioni precedenti, dove invece ne elogiava l'immedesimazione, definendo Maya un genio. La Tsuki le dice che non deve pensare a recitare per se stessa...forse che deve farsi "tramite" tra la dea (l'opera) e il pubblico? Prestare se stessa in una sorta di sibilla vaticinante ma cosciente? Non so, la Miuchi non mette mai niente a caso, soprattutto riguardo alla DS. :dubb:

    Questa parte devo dire che ha sempre lasciato perplessa anche me... Il punto forte di Maya è sempre stata l'immedesimazione...com'è che qui non va bene??? Anzi a pensarci bene vi ricordate all'inizio (volume 5) quando Maya fa parte della compagnia Tsukikage e chiede alla Tsuki chi sia la Dea Scarlatta???La Tsukikage risponde:

    "La prima cosa per riuscire a interpretarela dea scarlatta è dimenticarsi di essere un essere umano....La dea scarlatta non è una persona. E' il susino....dai fiori rossi."

    Mah... non so...

    Cambiando argomento, parliamo di Shiori.... :mbeh: decisamente coraggiosa a dichiararsi a Masumi...da questo volume iniziano le sue finte malattie per incantarlo :ips: e .....ci riesce!!!! Masumi voto zero!!!!! Ma come fai a farti fregare così?????
    Concordo con quanto dice Achrome:

    CITAZIONE (Achrome @ 21/9/2015, 13:24)
    No caro Masumi non ci si comporta così: stai tenendo il piede in due staffe, in un certo qualmodo stai prendendo in giro sia Maya che Shiori,ma soprattutto te stesso!

    Per fortuna in questo volume abbiamo l'incontro tra Maya ed Eisuke... Scenette divertenti a parte (che io adoro :ihihi: ), secondo me Eisuke rivede in Maya la Chigusa di un tempo per cui vorrebbe ostacolarla, ma in fondo non ci riesce e finisce addirittura per aiutarla...
     
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    (rosa gialla)

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    Ed eccomi!
    Volumetto che non mi ha mai entusiasmata troppo, forse a causa delle troppe prove che fanno le due attrici.
    Ad ogni modo, è senza dubbio una tappa obbligata al fine di procedere con la storia. :P

    La parte che ho apprezzato di più è quella in cui Masumi ammette che non può pensare di lasciare Maya a qualcun altro. Peccato poi, per che il suo comportamento verso Shiori. Aveva l'occasione per mollarla senza problemi (o quasi) ed invece... ^^"

    Riguardo al commento della Tsukikage ho avuto anche io vostri stessi dubbi.
    Una delle spiegazioni che mi son data è che forse, secondo la sensei, immedesimandosi completamente c'è un maggior rischio di veder cadere la maschera qualora, per qualche motivo, l'attrice si trovi troppo presa da se stessa per lasciar posto alle emozioni del personaggio.
    Inoltre la Dea scarlatta ha il doppio ruolo di Akoya donna e Dea e, forse, la Tsukikage sa che per quanto ci si possa immedesimare nella donna sarà invece impossibile farlo per la Dea. Ricordo che una volta parlò di doversi annullare per divenire l'albero di susino. Forse ritiene che per riuscirci Maya debba prima imparare ad interpretare il personaggio invece che viverlo.
    Questa è la spiegazione che mi son data io...
     
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    Leggere i vostri commenti ogni volta mi fa fremere dalla voglia di dire la mia, mi dispiace però arrivare sempre piuttosto in ritardo con la mia rilettura... comunque eccomi qui.

    Parto col dire che a me anche questo volume piace moltissimo, a me piace tutta la storia della DS, si è vero che così di primo acchito può apparire noiosa, forse anche a causa delle tante ripetizione a cui assistiamo, ma letta con calma e attenzione io la trovo stupenda, una storia dentro la storia, un altro punto a favore della genialità della Miuchi che rendono questo manga un capolavoro!!!

    Venendo al sodo e a quello di cui vi interrogavate rispetto alla critica che fa la Tsukikage a Maya sull'essere diventata il vento e non l'averlo solo interpretato... Anche a me ha sempre colpito molto questo appunto della Tsukikage e a dire il vero un po' mi ha anche spaventato, ho pensato che forse potesse essere il vero punto debole di Maya per il futuro e cioè non limitarsi a recitare, ma diventare la DS. Io poi ho una mia personale visione della vicenda, che esula da questo volume, per cui ho sempre avuto la sensazione che la Miuchi prima o poi inserirà qualche elemento mistico/magico (vista anche la sua passione per questo genere) in cui si scoprirà che Maya oltre che recitare sarà la reincarnazione vera e propria di Akoya (e Masumi di Isshin of course :lol: ). Ma nella fattispecie io credo che l'appunto della Tsukikage vada limitato a questo episodio in particolare: lei dice alle ragazza di interpretare il vento, non di diventare il vento. Lei chiede esplicitamente di "esprimere" il vento, mentre poco prima dice loro di diventare l'albero di susino. Io credo che l'appunto della Tsukikage debba limitarsi a questa circostanza. Il lavoro che fa Maya è in qualche modo "avanti", va oltre il semplice immedesimarsi, forse la Tsukikage vuole dire a Maya che lei deve capire come far arrivare il personaggio al pubblico, cosa che mi pare di ricordare le dirà anche più avanti rispetto alla DS, lei dovrà essere il tramite attraverso cui far raggiungere il cuore della DS al pubblico, se dimentica di pensare al pubblico forse non riuscirà davvero a compiere questo passo.

    E poi concordo con te @Giallo quando dici:
    CITAZIONE
    È possibile che dopo aver imparato l'immedesimazione nel personaggio Maya debba imparare anche ad estraniarsi completamente da esso

    Infatti per interpretare l'albero del susino dovrà dimenticare di essere umana, quindi estraniare le proprie emozioni dal personaggio, cosa che invece Maya difficilmente fa, anzi si appassiona talmente tanto da vivere il personaggio a 360°

    Comunque è un argomento complesso questo. Altra cosa da lodare di GnK e della Miuchi per quanto mi riguarda.

    Tornando al volume: ammetto di non tollerare molto le pagine in cui Masumi si presenta a casa della capellona con il mazzo di fiori, sono un boccone amaro da mandar giù :nkk;:
    Però non condivido chi tra voi dice che Masumi tiene due piedi in due staffe... ma con quale staffa starebbe in Maya scusate? :mbeh: :sudo: Ma se Maya, finora, gli ha sempre dato il due di picche??? :sudo:
    Cioè per me una persona che tiene un piede in due staffe è una persona che gioca volontariamente con i sentimenti di due persone differenti, illudendo entrambe, ma Masumi non immagina nemmeno che Maya sappia dei suoi sentimenti, anzi pensa che lei lo odi e nemmeno lo consideri. Conosce Shiori e accetta la sua proposta di matrimonio, ma questo era già previsto dai loro appuntamenti combinati. Lui ha tentennato, ha aspettato, ma poi incalzato non ha più potuto tirarsi indietro. Non ha mai illuso Shiori dicendole di provare amore per lei o di esserne innamorato, la Miuchi su questo è molto abile, non fa mai compiere questo passo falso a Masumi, lui si limita a essere molto gentile e a lodarla come donna, ma non va mai oltre, non mostra mai sè stesso a Shiori. Lei è una costrizione per lui e basta e lo si capisce benissimo. Certo la trova una bella donna, come tutti dicono, la trova gentile e dolce, ma le sue sono semplici constatazioni, non vi è sentimento, non vi è trasporto.
    Io tutte queste colpe che fate a Masumi proprio non le vedo scusatemi :secch: :uff:
    Per me Masumi è praticamente perfetto :ooo: :emoz:

    Comunque da sottolineare quando dice che non lascerà Maya a nessun altro, finalmente si rende conto che il piano che aveva fatto dentro di sè, di rimanere a guardare mentre lei cresceva e faceva la sua vita è un'impresa impossibile, non potrebbe mai rimanere a guardare mentre lei è felice con un altro :languo:
    Tutto ciò che esprime la Miuchi attraverso le parole di Masumi verso Maya (e anche viceversa direi da questo punto in poi) sono proprio significative di persone innamorate, non vi è raziocinio, non vi è calcolo... Per questo mi dispiace che siate così severe nei loro confronti, in particolare con Masumi, perchè Maya per me pecca di poca malleabilità nei confronti di Masumi :uff: , perchè loro agiscono da persone innamorate e la Miuchi fa di tutto per farcelo capire, non possiamo leggerli con la freddezza di un razionale lettore.

    Bella la parte tra Eisuke e Maya, ma qui Maya pare essersi dimenticata all'improvviso quello che ha pensato cinque minuti prima su Masumi/ammiratore :mbeh: Il caro Masumi torna a essere l'affarista senza scrupoli che lei detesta. Divertente il modo in cui ci viene raccontato in queste circostanze Eisuke... E' la parte più di difficile comprensione per me, non si capisce dove voglia andare a parare.
    E comunque finora Eisuke non ha mai detto a Masumi di distruggere Maya, anzi lo farà dopo, proprio dopo aver appreso che lei odia Masumi e quindi suppone che se vincesse la DS non darebbe mai i diritti alla Daito, ma fino a prima lo stesso Eisuke ha detto che puntava su di lei.

    Dimenticavo... Ho letto che qualcuna tra voi, mi pare Achrome, definisce di amicizia il rapporto tra Maya e Ayumi... scusatemi, anche qui io dissento proprio... Io non capisco dove vediate l'amicizia tra queste due ragazze... Praticamente sono due estranee, sono rivali, leali tra loro, rispettose dell'altra, a modo loro certo sono affezionate se non altre per ciò che condividono, ma questa amicizia io proprio non la vedo... scusatemi :sudo:

    Voto al volume: 8.5 (peccato per quel fattaccio :isteric: )
     
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  14. fedeguess
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    Maya cerca di raggiungere Masumi :piango: ma viene fermata da quell'impiccione di Sakurakoji!
    Sia lei che Ayumi arrivano al villaggio dei susini.
    La signora Tsukikage le mette subito alla prova dicendogli di diventare un albero,qui Ayumi ha la meglio per la posa che esteticamente fa più effetto,anche se io non sono pienamnete d'accordo.
    Per comprendere meglio il personaggio le ragazze devono interpretare i 4 elementi,il primo è il vento,qui Maya viene rimproverata perchè invece di interpretare il vento lo diventa,mentre Ayumi che scrolla le spalle era stata brava...A questo punto fra le due secondo me era stata migliore Maya ,la sua tecnica sarà pure inferiore a quella di Ayumi e diventa quello che dovrebbe interpretare(anche se a mio modesto parere non penso sia un punto a sfavore ma una marcia in più),anche perchè diciamocelo chiaramente quì l'unica cosa che Ayumi aveva fatto era stato scrollare le spalle,ma che interpretazione è?! :mbeh:
    In questo volumetto ho adorato le scene in cui Masumi pensa a Maya (diciamo che le adoro sempre)e dei sentimenti forti che prova per lei e che se un giorno dovesse innamorarsi di qualcuno non lo accetterebbe mai,potrebbe addirittura impazzire...
    A disturbare i suoi pensieri arriva Shiori :nkk;: che,capisce che se Masumi l'avesse voluta l'avrebbe invitata,ma allora perchè ci va se ha capito che non che non ce la vuole? :mbeh: L'invadenza di quella donna è seccante ad alti livelli,comunque era andata li per avere una risposta da Masumi riguardo al matrimonio,qui si ritorna sempre al punto che lei sa benissimo che lui non vuole stare con lei però insiste che vuole una risposta mettendolo letteralmente con le spalle al muro dichiarandogli il suo amore,poverino quì Masumi mi ha fatto veramente pena in balia della cozza.
    Maya è sempre più coinvolta nei confronti di Masumi,lo pensa spesso,quando guarda le stelle pensa a lui in modo così dolce :languo: e,nello stesso momento lui guarda le stelle e pensa a lei,in modo così malinconico pensando che non avrà mai una possibilità perchè lei lo odia.
    Shiori ha uno dei suoi soliti mancamenti,che strano,Masumi decide di andare a trovarla e dopo una sceneggiata,a mio avviso patetica e degradante per una donna,Masumi prende una decisione basandosi sull'errata consapevolezza che Maya lo odia e che non potrà mai esserci nulla! :pecche:
    è il momento di interpretare il fuoco Maya decide di fare Yaoya Oshiki,sotto consiglio di Eisuke che aveva incontrato al villaggio.
    Voto 8++
     
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    (ciclamino)

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    Questo volume mi é piaciuto tanto. Forse uno dei miei preferiti in assoluto.

    A proposito del discorso sul diventare vs interpretare...
    Io credo che la Tsuki stesse cercando di far capire a Maya l'importanza del pubblico e della forma.
    Il primo pensiero di un attore dovrebbe essere quello di far arrivare al meglio la propria interpretazione agli spettatori ma, diventando il personaggio, Maya si estranea e al pubblico e alla forma non ci pensa affatto.
    Adesso che si trova a far parte di una competizione, questo rischia di essere controproducente. Il fatto che lei si immedesimi a tal punto nei personaggi non significa necessariamente che li esprima anche meglio di Ayumi, anzi deve curare di più la forma al fine di conquistare gli spettatori, altrimenti rischia di perdere la competizione.

    La reazione del presidente dell'associazione nazionale per lo spettacolo alla loro recitazione dell'albero lo dimostra: Maya si é immedesimata completamente nel ruolo (al punto che sarebbe potuta rimanere chissà quanto nei panni dell'albero), ma - considerato che a teatro dovrebbero mantenere la posizione solo per poco - a paritá di tempo, Ayumi é risultata piú incisiva perché la sua interpretazione era piú raffinata e curata nella tecnica.
    Secondo me la Tsuki ha cercato di dirle che deve trovare il giusto equilibrio tra il diventare e l'esprimere, perché lo scopo é conquistare gli spettatori.

    Oltretutto, considerato che stanno studiando per interpretare la dea, mi é sembrato improprio il tentativo di Maya di diventare il vento: alla fine lei dovrebbe al massimo immedesimarsi nella dea ed esprimere il controllo degli elementi esercitato da essa, ma non diventare l'elemento stesso. Sul palco non le servirebbe a nulla (credo. Devo continuare a leggere). :dubb:
    Non so se mi sono spiegata bene...

    Comunque le interpretazioni del susino sia delle ragazze che della Tsuki mi sono piaciute tanto :inlov: : in tutte e tre si vedeva la somiglianza con l'albero sullo sfondo. Maya si é focalizzata sul modo in cui le fronde ricadano, rappresentandolo con le braccia verso il basso; Ayumi invece si é concentrata sui rami e il tronco.
    A sua volta la Tsuki ha usato l'hagoromo (quella specie di velo) prima per rappresentare le fronde (mentre lei era il tronco) e poi come radici, simulando nel contempo l'andamento verso il basso delle fronde con una mano e dei rami verso l'alto con l'altro braccio. Ha fatto un mix delle rappresentazioni delle ragazze...

    Nel mentre vediamo anche Masumi perdere sempre di piú il controllo della sua vita... :;tapin:
    In perenne conflitto interiore tra quello che vorrebbe (non lasciare Maya a nessun altro) e la realtá coi suoi obblighi e doveri...
    Sia lui che Shiori mi hanno fatto pena. interessante quel commento di Shiori sul fatto che sia sempre stata trattata come un obbligo sin da quando era bambina e che ne abbia avuto abbastanza.
    A me dispiace pure per lei, chissá che razza di vita ha vissuto prima... Tra l'altro é molto acuta, coglie perfettamente le sfumature del carattere di Masumi (anche quelle dolorose per lei).
    Capisco lo stato d'animo di Masumi, ma avrebbe dovuto lasciarla stare per il bene di entrambi. Pasticcione. :swee:

    Interessante anche il discorso di Masumi sulle stelle del cielo (Maya), della cui bellezza gli uomini si sono dimenticati, abituati allo splendore delle stelle della cittá (Shiori).
    Allo stesso tempo, per Maya il firmamento pieno di stelle rappresenta il calore e la bellezza dell'animo di Masumi, difficile da scorgere per via dello smog (la maschera di freddezza e cinismo che indossa sempre). :cici:

    Mi é piaciuto anche il discorso di Ayumi sul fatto di non avere mai conosciuto il vero amore, "quello che ti fa entrare in contatto con l'anima della persona che ami." Vi diró, sono nella minoranza che é incuriosita dal filone narrativo sulla storia d'amore tra Ayumi ed Hamil. Spero che la Miuchi lo sviluppi bene, senza forzature. Merita anche lei di essere felice. :;heart;:

    La Tsuki comunque é proprio ossessionata da Ichiren. Ma cavolo, praticamente ha fatto ristrutturare la sua casa da giovane e ora ci vive lei! Bastaaa, lascialo riposare in pace! :ahah:
     
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15 replies since 27/12/2009, 11:27   3053 views
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