CITAZIONE (ScarLett BLu @ 19/7/2019, 13:36)
Ho trovato chi la pensa come me!
Hai citato proprio quelle parti che mi hanno dato sempre da pensare, soprattutto la raccolta fondi per Sogno di una notte di mezza estate, lì mi sembra plateale.
Io ho tentato di spiegare la cosa così... prima Masumi o l'ammiratore?
Per me, prima l'ammiratore e per un motivo preciso...
Io credo che la Miuchi abbia voluto lasciare ambigua la possibilità che Maya intuisca qualcosa, ha giocato proprio sul fattore inconscio e dunque per il lettore può essere arduo farsi un'idea precisa, ma gli indizi ci sono, se li sappiamo vedere.
Maya è descritta come ingenua, poco intuitiva e un po' tarda su alcune questioni, ma pensiamo a quante volte, queste caratteristiche siano un po' forzate in alcune situazioni che coinvolgono Maya e Masumi... leggendole stenti a credere che Maya non capisca quello che ha davanti agli occhi, è inverosimile che non le venga un dubbio, che verrebbe naturale a chiunque di noi...
Io credo che la Miuchi abbia giocato volutamente su questo, è troppo palese la cosa. Lei agisce sull'inconscio (in maniera incredibile, secondo me, ed è geniale il modo in cui lo fa) e fa coincidere quello di Maya con le nostre stesse intuizioni, è il 'non detto', quelli che potrebbero essere i pensieri nascosti di Maya che la Miuchi non rivela mai, ma in determinati momenti coincidono perfettamente con i nostri di lettrici... dai, la Miuchi non può non aver calcolato questo elemento, non sarebbe l'autrice che è.
La mia potrà sembrare un' interpretazione contorta, ma più ci penso, più mi pare realistica; in questo modo, la Miuchi mette in campo un elemento che resta nascosto e che lavora sottobanco (come è naturale che sia) senza svelarlo mai (Maya, come mi fai notare anche tu, nega pure l'evidenza, e negare l'evidenza non è un po' come ammettere che quella cosa sia reale?) dunque a noi resta il dubbio o la convinzione che veramente lei non capisca... l'elemento c'è, è lì sotto al nostro naso, sappiamo che esiste, ma non lo vediamo; l'inconscio non è esattamente questo?
Tutto mi pare molto coerente con la storia, con lo sviluppo del personaggio della stessa Maya, che per arrivare ad interpretare un'opera somma come la Dea Scarlatta, deve arrivare a conoscere se stessa fin nel profondo.
E per questo che io dico che Maya, nei recessi reconditi della mente, percepisce che l'ammiratore e Masumi sono la stessa persona, ma coscientemente non è in grado di accettarlo, dunque dice di odiare Masumi anche quando lui è gentile, ma prova affetto per l'ammiratore, e lentamente, un passo alla volta, le due figure si sovrappongono... con tutto quello che segue.
Non so se per te abbiano senso le mie parole, ho cercato di chiarire il mio punto di vista.
Ho capito cosa intendi dire: tu dici che a livello inconscio Maya percepiva che Masumi era l'ammiratore e traslava l'amore per l'ammiratore su Masumi, ancora prima che lui si tradisse alla premiazione per Lande Dimenticate.
Io peró credo che non fosse solo questo, io credo che abbia proprio sviluppato amore per entrambi in contemporanea (perché in realtá il donatore e Masumi erano la stessa anima e Maya si sente attratta da quell'anima, in tutte le sue forme e modi di dimostrare amore).
Ci sono tratti della personalitá di Masumi - cose che prescindono da ció che il donatore ha fatto per lei e dalla "cattiveria a fin di bene di Masumi" che in questa fase Maya ancora non comprende - che la sconvolgono, disorientano e attraggono.
Per esempio il sorriso di Masumi davanti alle cose semplici, alla bellezza della natura, durante la gita in barca ai tempi di Puck. Masumi dice che il sole é abbagliante, ma a me Maya sembra piuttosto abbagliata dal suo sorriso, dalla sensibilitá che Masumi dimostra in questo frangente.
Oppure ai tempi di Ardis, la sensibilitá che Masumi dimostra nei gusti musicali - apprezzando Schumann - la colpisce.
O l'amore per le stelle (un amore che denota una forte profonditá d'animo) e la fragilitá che pervade Masumi quando viene toccato il tema dell'infanzia durante l'appuntamento.
E poi c'é quella che nel vol28 Maya definisce "la luce dolce che illumina gli occhi" di Masumi: la dolcezza, il calore, l'affetto con cui quest'uomo la guarda e che la manda in crisi anche durante la cena con l'ex attrice di Ardis; la tenerezza negli occhi di Masumi quando le dice che crede in lei, che scommetterá sul suo 1%, poco dopo il primo incontro con Shiori.
Senza contare l'attrazione prepotente che Maya prova per lui (e che non ha niente a che fare col donatore): quando Masumi l'avvolge con le sue braccia al semaforo; quando - dopo il provino per Le Due Regine - Masumi le si avvicina troppo e Maya inizia a tremare; quando Masumi si rifiuta si lasciarle la mano durante Anna Karenina e Maya é tutta un fremito.
Per me li amava entrambi. Il donatore é la sua divina provvidenza, la sua unica famiglia, cosí generoso e importante per lei che Maya non puó trattenersi a volte dal fantasticare su di lui, come ammette nel vol.31.
Ma Masumi nel bene e nel male é stata l'unica costante della sua vita, l'unico che ha condiviso i momenti di più cupo dolore con lei, la prima persona che le viene in mente quando deve decidere a chi affidare la sua cara sensei e da cui si sente attratta come una calamita.
Per un lungo periodo Maya non riesce ad ammettere a se stessa che ama Masumi e che é lui il donatore di rose, perché le implicazioni la sconvolgerebbero: lui é il nemico e sembra pure irraggiungibile per lei.
Io voto entrambi.
... Un'altra cosa che volevo far notare è che, nelle tavole rinnegate,
Maya stessa parlando con Rei descrive come e quando si é innamorata di Masumi.