*Il Grande Sogno di Maya - ガラスの仮面 - Glass no Kamen  - Glass Mask - Manga, Anime, Drama

Posts written by Paolapaoletta

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    Sarò sempre grata all’anime degli anni 80 perché mi ha fatto conoscere questa storia bellissima, anche se trovo molto più bello, coinvolgente e fedele quello del 2005. Mi emozionava tantissimo! la misteriosa dea scarlatta, il donatore di rose… che storia meravigliosa ❤️
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    Benvenuta 😃😃😃
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    Mooolto frizzante e intrigante. Dai che in genere amo leggere solo di M&M ma questa mi incuriosisce assai 😁😁
    Ovviamente se fosse successo a noi avremmo avuto uno studente più largo che alto 🤣🤣🤣
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    Ma che bella bella bella!!!
    Amo affacciarmi sul forum in questo periodo di latitanza, mio malgrado, e trovare una cosa graziosissima eppure profonda come questa😍😍😍😍
    Una cosa che poteva accadere tranquillamente a quel punto del manga, caratteri rispecchiati perfettamente l.
    Bravissima ❤️❤️❤️❤️
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    bella iniziativa! grazie Rossella
    speriamo che la Miuchi abbia un sussulto di dignità e la smetta di prenderci in giro.
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    il povero Masumi dovrà penare ancora un po' e Maya deve ancora crescere e capire che l'amore di un uomo, amore vero per un uomo che ti ama e ti rispetta sostenendoti in quello che fai, non esclude l'essere la grande attrice che è già.
    Mizuki sempre sul pezzo, stavo per scrivere 'speriamo agisca' quando ho ricordato che c'è già una fine questi Maya e Masumi in un'altra tua ff.
    Hashizo
    unica cosa, non mi è piaciuta molto la parte dell'invidia: se c'è una persone non invidiosa nel manga quella è proprio Maya. l'episodio da te citato non è invidia ma ammirazione e mancanza di autostima. Casomai e' Ayumi che si può definire invidiosa di lei, invece "Non ti ho mai battuta, mia madre non mi ha mai baciata, ecc. ecc.). Mi fermo per non andare OT, ho fatto questo commento per la tua precisazione a fine capitolo e non per la storia in sè dove ognuno caratterizza i personaggi come vuole.
  7. .
    Cara Galadriel, grazie per questo dolcissimo capitolo finale.
    Mi piace moltissimo che tu abbia mantenuto l'intensità del resto della storia, pura emozione che mi ha fatto vivere un sogno.
    Tu sei una delle persone che più mi emoziona quando scrive e con questa modifica hai reso perfetta questa storia meravigliosa.
    grazie, spero di leggere presto altre tue ff
  8. .
    cara Bath, che magnifico capitolo e che emozione!
    finalmente delle schermaglie che portano a qualcosa invece di perdersi come fumo lasciando solo scottature.
    per raggiungermi. che meravigliosa emozione, e lui che finalmente la raggiunge e si trovano.
    Io non mi stanco mai di leggere di loro e ogni volta mi commuovo :]
    bellissimo!! grazie *_* :]
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    sono contenta che ti sia piaciuta Grazia 3_3 *_*
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    CITAZIONE (SusinoSan @ 7/2/2024, 22:03)
    Veramente molto dolce <3

    L'idea del ristorante amato dai genitori e poi comperato da Masumi si sposa benissimo con la storia originale *_*

    Un posto speciale, intimo, non di lusso sfrenato ma con una raffinatezza tutta sua. Un posto dove portare solo qualcuno di veramente speciale :]

    E Galeotto fu' il piccolo Koji :]

    cara SusinoSan, ti ringrazio tanto *_* è un luogo del cuore, un rifugio, come e più di Izu, può lascuiare fuori tutto, è finalmente se stesso e si lascia finalmente scoprire e capire <3

    CITAZIONE (Pucc @ 8/2/2024, 07:55)
    Sei immensa PaolaPaoletta i brividi proprio, quante emozioni in due capitoli, quell'oca della Miuchi dovrebbe prendere esempio da te, come sai trasformare senza deformare la storia dei nostri beniamini tvb amica mia🌹😍 grazie per queste emozioni così forti ma allo stesso tempo delicate e vere

    ti ringrazio tanto. 3_3 3_3 Una storia così piena di bei momenti sprecati e occasioni perdute, tante troppe! adoro rendere loro giustiza

    CITAZIONE (LaraTania @ 8/2/2024, 08:09)
    Cara Pucc
    mi hai tolto le parole di bocca anzi di tastiera....stavo per scrivere proprio che talvolta la bellezza sta nelle cose semplici perchè questa storia è molto delicata, tenera e "VERA", senza allontanarci tanto dalla storia del manga e dalle loro caratteristiche caratteriali, si sono finalmente trovati!

    La storia della famiglia di Masumi è bellissima e lei che finalmente si ferma ad ascoltarlo....emozionantissimo!!!

    Grazie Paolapaoletta per questo dono stupendo!!! <3

    grazie LaraTania, :] :] sono felicissima che ti sia piaciuta. ho voluto una cosa semplicee reale, non ho messo le solite cose (rotture del fidanzamento o assegnazione della Dea, che restano sottintesi) nè cose drammatiche, perchè volevo soffermarmi su di loro e sull'emozione di vedersi davvero, proprio perchè basterrebbe così poco, un gesto, una parola. volevo emozione e dolcezza <3 <3

    CITAZIONE (Sheila Mulas @ 8/2/2024, 13:09)
    Che emozione..ho le lacrime. Grazie Paola

    ti ringrazio moltissimo Sheila :] :]

    CITAZIONE (DanielaResini 5 @ 8/2/2024, 18:35)
    Molto bella, tenera, il particolare del ricordo della mamma è geniale, un urrà per il piccolo Koji!

    Grazie Daniela :lol: parliamo sempre dello shock di Maya per il fazzoletto blu, ma anche Masumi 'meritava' uno shock :D

    CITAZIONE (Pucc @ 8/2/2024, 18:38)
    un hurrah per la grande PaolaPaoletta 😘

    grazieeee :] :] *_*

    CITAZIONE (Kamakure14 @ 8/2/2024, 18:51)
    Masumi che apre il suo cuore e mostra il suo animo nobile e sensibile...chi può resistere? Storia tenera e toccante complimenti Paolapaoletta!

    grazie Kamakure <3

    CITAZIONE (Galadriel1978 @ 8/2/2024, 20:08)
    Adoro quando Masumi abbassa tutte le difese e permette a Maya di entrare nel suo mondo permettendole di vedere com'è davvero. Qui addirittura la rende partecipe del suo ricordo forse più prezioso e lei si trova davanti Masumi l'uomo che è impossibile non amare.
    Complimenti ancora, hai dimostrato che la Miuchi avrebbe potuto porre fine alle nostre pene anche prima del 49. Come sempre, meno male esistono le ff

    ti ringrazio Galadriel :] sì, impossibile non amarlo. Lui si nasconde ma sarebbe facile capirlo, se solo Maya ci avesse provato prima, lei ha inizato tardi e ora si nasconde lei. basta davvero poco e, come dici tu, di occasioni ne sono state sprecate troppe.

    CITAZIONE (sabrin @ 8/2/2024, 21:41)
    Che bella! Purtroppo in questo periodo non sono riuscita a dedicare tempo alla lettura delle vostre FF e questa è la prima a cui riesco a dedicarmi finalmente dopo parecchio!
    E’ proprio una storia dolce e colma di tenerezza sul finale! I due innamorati sempre dubbiosi dei sentimenti che provano l’un l’altro!!! Ma finalmente l’amore trionfa :lovvv:

    ti ringrazio tanto *_* *_*
  11. .
    CITAZIONE
    Un ASTORIA??? lapsus voluto o freudiano????

    LaraTania
    :XD: il mio telefono mi corregge 'storia' in 'Astoria' ahahahahaha.

    CITAZIONE
    Sai quanto mi piacciano le elucubrazioni interiori e trovo che in questo primo capitolo tu abbia colto meravigliosamente entrambi.

    Belle le descrizioni, belli i dialoghi. Ci porti dentro la storia e fai salire l'hype. È da quando l'ho letta che mi chiedo cosa intenda Masumi con quel "avrebbe fatto così" :isteric:

    Aspetto fiduciosa il seguito :yea:

    Galadriel1978 ti ringrazio tantissimo, spero ti piaccia il piano di masumi :]


    CAPITOLO 2


    Era un posto abbastanza piccolo, Maya era sorpresa, non era certo il tipo di locale in cui immaginava il signor Hayami. Ma ovviamente, si disse rattristata, lui non la riteneva adatta a posti più altolocati... poi però si guardò intorno: era elegante ma senza essere pretenzioso, era delizioso, raccolto, intimo, si respirava serenità, le piaceva moltissimo! Maya si ritrovò a sorridere guardando le persone sedute ai vari tavoli.

    Poco meno di due ore prima, una chiamata di Mizuki aveva colto Maya completamente di sorpresa: il signor Hayami chiedeva se poteva dedicargli un po' di tempo.
    Lei aveva accettato subito. Si era pentita mille volte di non aver accettato di mangiare con lui la sera prima, ma si era sentita così triste, inadatta e depressa che voleva solo chiudersi nella sua stanza e commiserarsi, e lo aveva fatto: pentendosi e dandosi della stupida per non aver colto quell'occasione. Quando le sarebbe ricapitato? e, dopotutto, lui l'aveva vista in innumerevoli situazioni imbarazzanti, che differenza avrebbe fatto una più o una meno? Tanto lui non avrebbe mai smesso di pensare a lei come una ragazzina... ma lei era sempre così, impulsiva e irragionevole.
    Ma poi Mizuki aveva telefonato.
    Mentre si preparava, Maya continuava a chiedersi di cosa volesse parlarle e, quando aveva visto il ristorante, il senso di inadeguatezza aveva fatto ancora capolino nella sua testa. Invece ora guardandosi intorno, si sentì subito rilassata e a suo agio.
    Con la coda dell'occhio vide che lui la guardava e si rilassava impercettibilmente a sua volta vedendola sorridere.
    - ti piace?
    - tanto! e' bellissimo
    Maya aveva individuato un tavolo vicino alla vetrata, un po' discosto dagli altri, sicuramente era il loro.
    Come tutti gli altri, era illuminato da una piccola lanterna a forma di spicchio di luna che spandeva una luce calda, soffusa.

    - Oh Masumi che gioia!! quasi non ci credevo quando Kentaro ha detto che avevi chiamato!
    - signora Yumiko, è un piacere rivederla
    Una bella donna sulla settantina si era avvicinata e aveva stretto con calore le mani di Masumi, il quale era sinceramente felice di vederla.
    - Signora Yumiko, lasci che le presenti la signorina Kitajima
    - e davvero un onore, sono una sua grandissima fan, lo sa?
    - oh ehm...davvero? la ringrazio moltissimo
    - ma ecco Kentaro, vi accompagnerà al vostro tavolo
    Un uomo anziano, il marito della donna, si era avvicinato, salutando affettuosamente Masumi, e facendo un galantissimo baciamani a Maya.
    - ti vediamo così poco, Masumi.
    - ha ragione, è solo che....
    Masumi non aveva finito la frase, ma l'uomo annuì, comprensivo.
    - Lo so, lo so. Venite
    L'uomo fece strada e, con grande sorpresa di Maya, passò oltre al tavolo che aveva notato prima, dirigendosi verso una porticina che non aveva notato.
    Mentre passavano lungo un breve corridoio, si aprì una porta
    - ciao signor Masumi!!
    Era un bambino sui 10 anni
    - Koji! sei cresciuto almeno di 20 cm, mi chiedevo giusto dove fossi
    - Koji non ha ancora finito i compiti, e farà meglio a sbrigarsi o andrà in punizione - disse Kentaro, fintamente burbero, ma Maya vide che i suoi occhi divertiti brillavano d'affetto.
    - uff sì lo so, ma volevo salutare, - poi aggiunse- ciao e tu chi sei?
    - mi chiamo Maya
    - Maya, felice di conoscerti, io sono Koji. Che strano, mi pare di averti già vista, mmmh non mi ricordo dove però,
    - Koji torna di là, da bravo - lo interruppe l'uomo, accarezzandogli la testa.
    - va bene nonno, ciao Maya, ciao signor Masumi. posso venire a salutarvi se finisco i compiti?
    - vedremo, su su vai - gli disse il nonno.
    L'uomo aprì poi una porta che dava sull'esterno, e li fece passare.
    - prego,
    Maya rimase senza parole, era un cortile interno, non molto grande, c'erano alcuni alberi, ognuno decorato da miriadi di lucine e al centro, alla fine di una passerella di pietre lisce, c'era un sogno. Un tavolo per due, sotto quella che sembrava una fragile cortina evanescente. Era una cupola, trasparentissima, di vetro, o cristallo, che sembrava palpitare alle tenui luci degli alberi. Era percorsa da sottili venature in ferro battuto e costellata da minuscoli cristalli che sembravano goccioline di pioggia. Era bellissimo.

    Era già tutto pronto, Masumi aiutò Maya ad accomodarsi.
    Dentro era illuminato dall'alto, da piccole lucine che correvano sulle venature notate da Maya, l'atmosfera era bellissima.
    - ti piace?
    - non ho mai visto niente di più bello
    Forse lui voleva consolarla per la sera prima.
    Maya aveva un paio di jeans, le sue amate ballerine e una camicia nera di seta, con scollo a v. Era carina ma, ancora una volta si sentiva inadeguata. Se solo lui le avesse detto che voleva portarla a cena, in un posto così bello poi... invece le aveva chiesto solo se poteva concedergli un po' del suo tempo. In ogni caso, comunque, lei non aveva nulla di adatto.
    - qualcosa non va?
    - no, cioè ecco io...
    - forse non ti senti abbastanza elegante?
    Maya annuì, imbarazzata
    Lui la guardò, la sua idea all'inizio era mandarle Mizuki e portarla a scegliere un bell'abito. Ma, appena formulato quel pensiero, aveva capito che non era quello che le ci voleva.
    - Maya - disse.
    Lei restò sorpresa, l'aveva chiamata per nome, e non 'ragazzina' come faceva sempre
    - I vestiti sono certamente importanti, molto importanti, lo so bene, MA non sono tutto.
    - oh ma, ma...
    - e' solo apparenza, una maschera. E non cambia ciò che sei: non sono gli abiti a fare la vera differenza, sono solo una maschera patinata, raffinata, e, a lungo andare, inefficace. Puoi immaginare quante persone io debba frequentare, per lavoro, quindi so bene ciò che dico. Un abito, per quanto costoso o elegante, non può cambiare la tua natura, ma solo nasconderla per un po'.
    Le sorrise
    - ti saresti sentita più a tuo agio con un abito da sera?
    - ma certo! sarebbe stato...beh, a dire il vero...no, credo che mi sarei sentita lo stesso impacciata... vuole, vuole dire che il problema sono io...
    - Maya, quand'è che ti senti bene, a tuo agio?
    - quando sono con le mie amiche...
    - al di fuori dei tuoi affetti, intendo.
    - io... la verità è che mi sento quasi sempre fuori posto, non all'altezza, tranne quando sono sul palco!
    - perchè?
    Maya non capiva, 'perchè si sentiva a suo agio sul palco?' era come chiederle perchè respirasse
    - ma..perchè mi sento viva, sono nel mio elemento, posso dar sfogo alla mia passione, vivere mille vite e al contempo essere e restare me stessa, sentire che valgo qualcosa e ... oh
    - e quando scendi?
    - torno a sentirmi come al solito
    - eppure resti sempre tu, no? La stessa sicurezza che hai appena calpesti il pavimento di un teatro devi averla anche quando ne esci, perchè sei e resti sempre tu. Solo allora potrai sentirti a tuo agio, in abito da sera o in t-shirt. Bagnati o asciutti - aggiunse sorridendo.
    Poi, tornando serio, continuò:
    - Tu non hai bisogno di nessuna finta maschera, hai già tutto ciò che serve per splendere nella tua vita come risplendi sul palco, devi solo rendertene conto.
    "splendere", - pensò Maya- aveva detto proprio così?
    -Io? io risplendere?
    - sì, tu. non te ne sei mai accorta? Emani una luce tutta tua, abbagli e lasci un segno, profondo.
    Maya lo guardò,
    - me ne sono accorto subito, prima ancora che tu salissi su un palco la prima volta. Tu brillavi...non l'ho più dimenticato.

    Ascoltandolo lei provava la stessa emozione di quando lui le aveva parlato, nel tempio. Lui la guardava, era serio, ma anche se stesso. Maya non sapeva come potesse esserne certa, non sapendo nulla di lui, nonostante tutti quegli anni, ma sentiva che era vero. Quella sera le pareva che fosse lui quello senza maschera.
    Il vero Masumi Hayami, il suo ammiratore, oh averlo capito prima!
    C'era un'espressione seria, ma calda e intensa negli occhi di Masumi, che faceva battere il cuore a Maya, ma c'era anche qualcosa che li velava, una sorta di infinito, dolente rimpianto. Maya si domandava cosa fosse, si chiedeva molte cose, se ne rimproverava molte di più.
    Poi chinò la testa
    - io...
    - sì?
    - non so quasi nulla di lei - disse lei con rimpianto.
    - che vuoi dire?
    - la conosco da così tanto tempo, fa parte della mia vita da anni eppure è come se non ci conoscessimo affatto. Non ho mai capito nulla di lei, non ho mai guardato oltre...
    - e...ti , ti dispiace? - chiese lui sorpreso
    - sì, vorrei, io...
    Si guardarono e restarono in silenzio, desiderosi di continuare ma restii a interrompere quel momento.
    Fu Kentaro, suo malgrado, a farlo, arrivando con la portata successiva.
    - va tutto bene?
    - tutto perfetto, - sorrise Masumi- ma non avevo dubbi. Ti ringrazio per le tue cure
    L'uomo sorrise e si allontanò
    - Kentaro e Yumiko erano amici dei miei genitori.
    Allo sguardo stupito di Maya, Masumi precisò :
    - parlo del mio padre naturale, loro quattro si conoscevano fin da quando lui e mia madre erano fidanzati.
    Kentaro e Yumiko lavoravano in questo posto, ed è qui che mio padre chiese a mia madre di sposarlo, a questo tavolo, per la precisione.

    il signor Hayami le stava parlando della sua vita privata, Maya era sbalordita, e felice. Quanta nostalgia nel suo sguardo e nella sua voce,

    - a quei tempi questo posto era minuscolo e qui fuori c'erano 4 tavoli. Mia madre mi ci portava spesso, raccontandomi di quella sera.
    Era il mio racconto preferito, lo conoscevo a memoria ma adoravo ascoltarla e riascoltarla. Era il suo modo di ricordare mio padre.
    Lei veniva qui per cercare la sua presenza, sfiorava questo tavolo, dove si era poggiata tante volte la mano di mio padre, e se la portava al viso, e anch'io potevo sentire la sua presenza anche se lo ricordavo appena.
    Quando mia madre morì non riuscii a tornare qui, soffrivo troppo, e finii col dimenticarmene, anzi volevo credere di averlo dimenticato. Poi un giorno incontrai Kentaro, lui e Yumiko lavoravano ancora qui ma il locale rischiava il fallimento. Il pensiero mi faceva stare male, così lo comprai e misi loro a dirigerlo. Il locale è stato ampliato e lo spazio esterno ora non manca, ma questo cortile fu chiuso al pubblico.
    Così entrai di nuovo qui, e come mia madre sentiva la presenza di mio padre, così io sentivo la sua.

    Era la stanza di sua madre, Masumi l'aveva creata lontano dalla casa in cui lei era stata infelice, in risposta all'altra stanza, quella dell'ossessione di suo padre. Lì sua madre era stata felice, lui aveva cristallizzato quella felicità, era bello andarci, ma era dolorosamente penoso uscirne.

    Masumi si stupiva di se stesso, voleva solo fare qualcosa per sollevare l'umore di Maya, consolarla per la serata finita male (anche per colpa del suo biglietto con la rosa) e renderla meno insicura. Farle capire che apparire ed essere erano cose completamente diverse. E voleva farlo come Masumi Hayami, glielo doveva.
    I posti che frequentava di solito l'avrebbero messa a disagio, (d'altronde non li apprezzava nemmeno lui) e portarla in un posto normale o un locale da ragazzi non sarebbe servito al suo scopo. Così aveva pensato subito a quel posto speciale. Quello era un posto che 'era', non 'appariva' soltanto, e valeva più di mille posti altolocati.
    Invece ora si ritrovava a parlarle dei suoi ricordi più preziosi, ed era così facile e bello parlare con lei... ma in fondo lo sapeva, aveva sempre sentito che con quella ragazza poteva essere davvero stesso, parlare di sè di quello che aveva dentro. Questo acuiva la sua pena, era vero ciò che aveva detto Maya, nonostante si conoscessero da tanto, erano due estranei, ed era colpa sua che si era fatto odiare. Però era deciso a godere di quei momenti, senza pensare al dolore che sarebbe tornato appena l'avesse riaccompagnata a cosa. Voleva solo stare con lei. Inoltre lei sembrava stare bene con lui quella sera, e in effetti non si era aspettato le sue parole, che lo odiasse un po' meno? oh potesse essere vero

    - io non, non avrei mai immaginato tutto questo - disse Maya
    - non potevi...non ne parlo mai

    E ne aveva parlato a lei, rifletteva Maya, quanto rimpiangeva tutto l'odio che gli aveva riversato addosso.
    - avrei dovuto cercare di capire di più, la consideravo come un tutt'uno con la Daito, senza...
    - senza renderti conto che sono un uomo, con una storia e dei sentimenti? - chiese lui piano
    Maya annuì, triste
    - non era facile, io per primo faccio di tutto per nasconderlo, e poi tu hai avuto una vita difficile, hai avuto così poco, è normale che tu sia concentrata sul teatro, che tu "veda" solo quello che ami davvero, profondamente.
    - sì, e proprio per questo avrei dovuto "vederla" prima - aveva risposto lei, a occhi bassi, parlando quasi a se stessa.
    Masumi era rimasto attonito, " vedi solo quello che ami", "proprio per questo". Il suo cuore batteva in maniera sconnessa e la gola gli era seccata completamente. Che voleva dire? forse...?? no, si sbagliava... certo che si sbagliava.
    Tutto questo passava nella testa di Masumi, furiosamente, confusamente, non riusciva a pensare in maniera lucida e fu lui ora ad abbassare la guardia.
    Maya, ignara di cosa le sue parole avessero provocato, continuò:
    - quindi viene spesso qui?
    - no, non quanto vorrei
    Maya continuò, con un groppo in gola
    - immagino che anche alla sua fidanzata piaccia moltissimo qui.
    Masumi, ancora confuso, aveva voltato la testa ad ammirare le luci sugli alberi,
    -non l'ho mai portata qui, non potrei, non ho mai portato nessuno. Questo posto è un pezzo di me, un rifugio del cuore, uno di quei posti dell'anima che si possono condividere solo con la persona che desideri ardentemente nella tua vita, per tutta la vita.
    Masumi si rese conto di quello che aveva detto e sbarrò gli occhi, incapace di muovere un muscolo, completamente sconvolto. Sentì Maya trattenere il fiato ma non ebbe il coraggio di girarsi, non era capace di dire o fare nulla.
    Maya si sentiva girare la testa," la persona che desideri nella tua vita" e non aveva portato la signorina Shiori,
    "la persona che desideri con te"
    Lei. Ci aveva portato lei.
    Ma forse non intendeva dire quello. Non poteva essere lei la persona che desiderava, lui non la considerava nemmeno una donna...ora avrebbe fatto la sua risatina sarcastica e ribadito che lei era un prodotto, una gallina dalle uova d'oro..e invece.. invece Masumi era rimasto immobile, ancora girato, Maya poteva vedere il suo profilo, il suo sguardo fisso, era dapprima arrossito violentemente ma ora il suo viso si era fatto pallidissimo e respirava a scatti.
    " non parla, lui non parla, non mi prende in giro, lui...può mai essere che..."
    non seppero mai quanto tempo restarono sospesi in quell'emozione, nessuno dei due trovava il coraggio di parlare.
    - Maya!! ora ho capito
    Koji era entrato come un turbine, facendoli sobbalzare violentemente
    - oh scusate vi ho spaventato??
    Masumi non riusciva ancora a parlare, fu Maya a rispondere, attingendo a tutta la sua capacità di recitare, ma con scarso risultato.
    - un po', che è successo?
    - ora so dove ti ho vista!! sei Jane! sei la ragazza lupo!!
    - sì, sorrise lei.
    - io sono venuto alla prima, cioè alla seconda!! e anche a tutte le altre! i lupi sono i miei animali preferitit!! non ti ho riconosciuta subito perchè avevi i capelli biondi sul palco!!. E' stata una storia stupenda! io non avevo mai visto niente di più bello!! ti prego voglio che tu sia mia amica!! guarda!!
    Koji indicò il suo collo
    - l'ho voluto anch'io!! il fazzoletto rosso, proprio come quello di Stewart!! la nonna me l'ha comprato e lo metto sempre! anch'io voglio studiare i lupi da grande.

    A Masumi, che si era girato e alzato di scatto all'arrivo dirompente di Koji, sembrava di ascoltare quelle parole al rallentatore. All'inizio non afferrò subito, sapeva che stava ascoltando qualcosa di importantissimo, ma era ancora troppo sconvolto per afferrarne il significato, poi gli sembrò di ricevere un altro violentissimo colpo in testa. Rosso??!! ma...ma come...
    - Koji!, che ci fai qui? non ti avevo detto di non disturbare??
    - ma nonno, io volevo dire a maya che..
    - glielo dirai un'altra volta su, chiedi scusa e vieni via
    - ma io
    - ADESSO, Koji
    - scusatemi, ti prego Maya passa a salutarmi dopo, anche tu signor Masumi
    e Kentaro, scusandosi, trascinò via Koji
    Il silenzio tornò a scendere. Maya si fece forza e tornò a guardare Masumi, aveva capito quello che Koji aveva rivelato?
    Masumi era completamente ko, due violentissime emozioni lo avevano reso completamente incapace di riprendersi, non si era mai sentito così, mai, si teneva con forza al tavolo, pallido,
    - rosso -continuava a ripetere- il foulard...rosso, ma, ma, rosso
    Maya riuscì a parlare
    - I-il foulard azzurro si è rovinato la sera della prima...lo abbiamo sostituito con con uno rosso.
    Masumi prese a fiato a lungo prima di riuscire a parlare ancora
    - allora, tu... il biglietto... tu...tu hai capito?
    - sì
    Fu uno sforzo enorme riuscire ad alzare lo sguardo, ma alla fine Masumi incrociò gli occhi di Maya e di nuovo restò senza fiato. Si era aspettato rabbia, fastidio, condanna, invece gli occhi di lei esprimevano solo emozione,
    - non, non sei, delusa? io..
    poi lentamente ricordò tutto le cose che lei aveva detto sull'ammiratore, le aveva dette sapendo bene che era lui. La rosa, la sera prima, La rosa che aveva baciato..
    - tu, non mi odii?
    lei scosse il capo, guardandolo, era sconvolto, indifeso, senza più nemmeno una maschera, quanto lo amava...
    lui, provò a muoversi, ma non ne fu capace, allora tese una mano e lei si avvicinò, piano.
    - hai, hai capito anche cosa intendevo prima?
    - Io, davvero, signor Hayami? è davvero così? mi dica che non ho sognato!
    Lui tentò di parlare, ma di nuovo non ci riuscì, riusciva solo a guardare il suo viso, i suoi occhi. Eccola, quella luce, quella gioia ed era per lui, sì adesso era per lui, era per lui da tutto quel tempo!
    in silenzio, piano piano la strinse a sè, a lungo.
    - certo che è così, Maya, - disse poi- è così da molto tempo, da sempre, credo. Io credevo che tu mi odiassi... da quanto non è più così?
    - non lo so con certezza, ma è tanto, tanto tempo
    - mi permetterai di far parte della tua vita, Maya? mi vuoi accanto a te?
    - sì, sì signor Hayami
    e restarono così, a lungo, stretti l'uno all'altra. Poi lui chinò il viso - sono innamorato di te, ragazzina- disse, e la baciò.

    - nonno, nonno si stanno baciando!
    - Koji!! cosa ti avevo detto??
    - ma nonno è merito mio, il mio foulard rosso, non so perchè lui credeva che fosse blu, ma...
    mentre la vocina di Koji spiegava tutto in modo confusionario e Kentaro lo trascinava via, le due figure sotto una cupola di sogno si stringevano per non lasciarsi mai più.

    FINE
  12. .
    CITAZIONE (LaraTania @ 6/2/2024, 15:37)
    <3 Carissima Paolapaoletta
    è un piacere tornare a leggerti...e se poi questa storia è un pensiero per me, la cosa è ancora mooooooolto più gradita!!!

    Effettivamente nel manga, l'episodio non mette o toglie nulla alla storia....Masumi le manda una rosa per??? Manda a casa la cozza per ???

    Sì sempre pensato anch'io! sono contenta che ti piaccia <3 :]

    CITAZIONE (SusinoSan @ 6/2/2024, 21:20)
    Bentornata Paolapaoletta!! :sss:

    Amo molto quando lo descrivi come colui che osserva Maya dal buio della sua anima, in mezzo alla gente, oscuro anche a sé stesso >_<
    E fa molta tenerezza quando si rende conto di quanto Maya possa sentirsi fuori posto, come un pulcino bagnato :hu:
    Anch'io sono molto curiosa di vedere cosa farà!

    Attendo gli sviluppi :yea:

    grazie cara Susino <3 non sono ancora ok al 100% ma tornare a scrivere mi ha fatto bene. E'un astoria tranquilla, ma mi pioace molto com'è venuta

    CITAZIONE (DanielaResini 5 @ 7/2/2024, 01:45)
    Molto bello e tenero.... continua!!!

    ti tingrazio *_* :]
  13. .
    Riemergo dopo un periodo ko con questa breve ff. L'idea mi girava in testa da più di un anno, ma avevo troppe storie aperte da terminare, poi Covid, post covid e influenza mi hanno letteralmente atterrata e non ci ho più messo mano, ora però l'ho ripresa e mi ci sono messa d'impegno come pensiero speciale per LaraTania , spero vi piaccia


    Titolo: "Un tuffo al cuore"

    Autore: PaolaPaoletta

    Protagonisti: Maya e Masumi

    Breve Descrizione: breve what if romantica

    Numero di Capitoli: 2

    Contiene Spoiler: no

    Contenuti Erotici: no



    La storia parte dal volume 42, quando Maya è al ristorante con Yu e c'è anche Masumi con la cozza

    CAPITOLO 1

    Il signor Hayami!! Allora era lì da qualche parte! non si era sbagliata quindi... le era parso di vedere la silhouette della signorina Takamiya, mentre usciva dalla toilette dove si era lavata le mani. Non ne era certa, visto che l'immagine di quella donna splendida non le usciva dalla mente...la donna che lui stava per sposare.
    Maya accolse l'ormai consueta fitta al cuore... E invece era proprio lei, i capelli lunghi, folti e lucenti, acconciati alla perfezione, l'abito nero, lungo, che sottolineava la sua figura alta e slanciata mentre la donna si muoveva con elegante sicurezza andando a raggiungere lui.

    Maya abbasso gli occhi sul suo completo. Un maglioncino nero, una gonnellina azzurra, calze nere con piccole stelline, ballerine e il giacchino di ecopelle che le aveva regalato Rei, aiutandola a scegliere l'outfit.
    Si era sentita carina quella sera, ma ora...banale, insignificante, senza grazia, una scolaretta in gita, una di quelle ragazze che non si guardano mai due volte, chi si sarebbe mai sognato di notarla quando a fianco aveva una donna simile?
    A testa bassa, Maya era tornata al tavolo dove Sakurakoji l'aspettava.

    Yu era sempre gentile e sembrava tenerci a lei, quello era senz'altro un ristorante costoso, ma...di colpo Maya aveva realizzato che era un appuntamento fatto e finito. Preoccupata per la Dea e con il nuovo dolore del suo amore per il signor Hayami, aveva tenuto sullo sfondo la presenza costante, quasi pressante di Yu e la sua sollecitudine, ma ora non poteva più farlo, le sembrava di avere dormito fino ad allora.
    Non era più una ragazzina, era una giovane donna a un appuntamento con uomo seriamente interessato a lei. Era quello che voleva?? e Mai, la ragazza di Yu? Non l'aveva più vista alle prove, aveva dato per scontato che tra lei e Yu fosse finita, ma era davvero così? Forse no: Yu occhieggiava il telefono ogni tanto, poi dopo la decima vibrazione, senza che lui leggesse i messaggi, era arrivata una chiamata. Yu si era scurito in volto e, a disagio, si era scusato alzandosi per rispondere.

    "Che sto facendo? è davvero quello che voglio? permettere a Yu di far parte della mia vita come compagno? lasciare che faccia del male a Mai senza nemmeno essere certa di provare qualcosa io stessa?"

    Yu era stato il primo ragazzo per cui avesse provato qualcosa, ma quel trasporto romantico era più un sogno da ragazzina che un sentimento reale, e infatti era stato spazzato via dal suo colpo di fulmine per Satomi. Lì aveva capito che quello per Yu era solo forte affetto, stava bene con lui, era a suo agio, ma non sentiva il desiderio di qualcosa in più...e poi..Yu l'aveva mai capita sul serio? tante volte si era allontanato da lei, ora Maya lo capiva, si era sentito sminuito dal suo grande amore per il teatro, questo la feriva, "io sono Maya, la mia vita e il teatro sono legati saldamente, non posso scinderli, perchè non ha mai capito quanto la mia esistenza sia legata alla recitazione? amare un uomo e amare il teatro possono benissimo coesistere, perchè lui vuole prevalere? e io posso amare yu? potrò farlo un giorno?"
    Maya era assorta in questi pensieri e non si accorta del cameriere che le si era avvicinato.

    Una rosa, e un biglietto.

    Il violento balzo del suo cuore, la vista che si appannava cancellando quanto la circondava, il pallore e il rossore che si alternarono sul suo viso avevano dato a Maya la risposta che cercava. Sì, certo che provava qualcosa per Yu: un sentimento chiamato amicizia, nulla di più. Mai avrebbe potuto provare per lui quel turbine di sentimenti e di reazioni fisiche ed emotive che il solo pensiero di Masumi Hayami le provocava. Il familiare dolore la ferì e ricacciò indietro le lacrime.
    Era stata una stupida, non aveva capito mai niente di quell'uomo e aveva perso l’occasione di... ma di cosa??
    "Quale occasione? come potrebbe pensare a me come donna? se anche non fossi stata petulante e aggressiva ogni volta, giù dal palcoscenico sono comunque una ragazza anonima..."
    Due grosse lacrime solcarono le sue guance...
    "però ora è qui e vuole farmi capire che mi pensa, solo come ammiratore, ma mi pensa..."
    lo sguardo di maya saettò tra i tavoli e andò all'elegante balconata...non lo vedeva, ma forse lui la stava guardando
    Senza nemmeno accorgersene si era alzata, stringendo la rosa.
    In effetti…non voleva vederlo, sarebbe stato con lei…ma voleva che, se lui la stava guardando, sapesse che aveva accolto con gioia il suo pensiero.

    Si fermò in un punto in cui era visibile e bene illuminata, si strinse la rosa al petto e la baciò, poi sentendo arrivare altre lacrime si allontanò, verso il pontile, dando le spalle a tutto. aveva bisogno di riprendersi e calmarsi.

    Passeggiava lentamente pensando a come avesse odiato la sua presenza un tempo, e come adesso invece le fosse necessario come l'aria, mille signor Hayami a cui aveva sempre urlato mille insulti diversi, cristallizzati all'improvviso in un uomo che accendeva un fuoco in un tempio, in una valle sperduta, mentre le parlava di come avesse sempre amato guardarla sul palco.
    Le lacrime scesero più numerose al ricordo di come avesse sperato che fossero anime gemelle e della crudele sofferenza provata alla sua festa di fidanzamento, chiuse gli occhi e continuò a camminare senza guardare dove metteva i piedi.



    Masumi Hayami stava tornando all'interno del ristorante dopo aver accompagnato la sua fidanzata alla macchina.

    Era una serata come le altre, perfetta all'apparenza: il presidente della Daito e la ricchissima ereditiera, perfetti sulla carta, distanti anni luce nella realtà. Provava a ricambiare i sentimenti di Shiori, ma l'amore non si poteva gestire come si gestisce un'azienda. Quella di Shiori era una compagnia piacevole, ma il cuore di Masumi taceva, non poteva ricordare una sola volta in cui la sua presenza avesse fatto la differenza, o che potesse ricordare con simpatia se non con affetto, perché di amore neanche a parlarne.
    Vuota, sterile, senza emozioni, quella era la sua vita, e tale sarebbe stata...un moto di sconforto lo aveva preso mentre Shiori parlava e parlava... si era alzato, scusandosi, con il pretesto di una chiamata da fare, aveva bisogno di affacciarsi alla balconata, respirare aria fresca, cercare di vedere le stelle.
    La vita che si era scelto gli pesava sempre più.

    Era rimasto con lo sguardo fisso per qualche minuto, guardando fuori senza realmente vedere nulla, poi lentamente aveva cominciato a mettere a fuoco i vari tavoli, a osservare le persone. Si chiedeva chi erano, quale fosse la loro vita, se erano felici, tristi, e invidiando ognuno di essi. Poi all'improvviso aveva trattenuto il fiato, quei capelli lunghi, la figura piccina, quella postura timida, insicura che lo inteneriva tantissimo, così diversa dalla sicurezza con cui stava sul palco. Era Maya, e davanti a lei c'era Yu Sakurakoji.
    Rimpianto e sofferenza l’avevano preso, dunque il ragazzo non rinunciava a lei, e come dargli torto?
    Era un bel ragazzo, un ottimo attore, e si conoscevano da molto, sarebbe riuscito nel suo intento? avrebbe voluto avvicinarsi, guardare Maya, leggere nei suoi occhi la risposta. Ma cosa sarebbe cambiato? Che fosse Yu o un altro, prima o poi Maya avrebbe trovato l'amore, poteva essere chiunque, chiunque tranne lui, Masumi Hayami. Maya l'avrebbe odiato per sempre, non c'era rimedio a questo.
    Doveva tornare al tavolo o Shiori sarebbe andata a cercarlo, Masumi sentì freddo, ancora una volta si soffermò a pensare alla vita che si era scelto, scaldato solo da quel flebile legame rappresentato dalle rose. Le rose...colto da un istinto improvviso Masumi aveva preso il telefono pronunciando poche parole.

    -tutto bene Masumi? hai tardato molto
    -scusami Shiori, è una questione che mi crea molti problemi in effetti... "l'incaricato mi ha detto che ci avrebbe messo circa mezz’ora. Le farà piacere? cosa penserà?”
    -riguarda quell'acquisizione di cui accennavi a mio nonno?

    "quanto vorrei vedere i sui occhi quando riceverà la rosa, provare a sognare che la luce del suo sorriso sia per me e non per la figura dell'ammiratore"

    - Masumi?
    - come? oh perdonami, ero sovrappensiero,
    -oh capisco...

    Gli dispiaceva per Shiori, ma non riusciva a prestarle attenzione, non con Maya a pochi metri, si sentiva in colpa, ma desiderava unicamente essere solo...

    - perdona la mia scortesia, ma credo farò meglio a tornare in ufficio, ti faccio accompagnare a casa, poi l'autista tornerà qui a prendermi per portarmi alla Daito.

    Masumi si era odiato per quella bugia, ma il sollievo di vedere Shiori allontanarsi era stato enorme, talmente grande che, per la prima volta fu completamente onesto con se stesso, mentre rientrava nel locale, e si disse chiaramente che avrebbe dovuto riflettere a lungo e obiettivamente su quel legame, o meglio, quell'affare. In quel momento, però, tutto ciò di cui si accontentava era vedere il viso di Maya illuminarsi di gioia.
    Trovò un punto sulla terrazza, poco illuminato, da cui poteva vedere senza essere visto.
    Sakurakoji si era allontanato per rispondere a una telefonata e Maya si guardava intorno, sembrava pensierosa e, Masumi ebbe un guizzo di gioia, non proprio al settimo cielo.

    Gli piaceva osservarla protetto dal buio, anzi, l'aveva SEMPRE osservata dal buio, anche quando erano in piena luce e circondati da gente, lui la guardava dal buio e dal silenzio della sua anima, nascosto a tutti, molte volte persino a se stesso.

    Eccolo, un cameriere si stava avvicinando. Maya era talmente assorta nei suoi pensieri che aveva sussultato e poi era rimasta sbalordita mentre guardava la rosa.
    Sì quello sguardo, quella luce, però sembrava diversa quella volta, nel viso di Maya si leggeva qualcosa che lui non aveva mai visto:una gioia quasi incredula, mista a sofferenza, come se avesse appena ricevuto qualcosa che desiderava ardentemente ma che ormai credeva perduto.
    Perchè?

    Maya si stava alzando, guardava verso le finestre illuminate e Masumi si ritrasse, protetto dal suo cono d'ombra.
    Lei si era avvicinata all'edificio, fermandosi in piena luce, mentre alcuni clienti ai tavoli guardavano incuriositi, aveva stretto al petto la rosa, l'aveva baciata. Poi si era allontanata.

    Masumi era rimasto immobile, l'espressione di Maya l'aveva colpito profondamente e avrebbe voluto disperatamente uscire dal suo cantuccio e andare da lei. Pochi passi che desiderava percorrere, ma non ne aveva il coraggio
    Per lui, quell'espressione era per lui, ma lei non lo sapeva. Mizuki e Hijiri lo spronavano da anni a rivelarsi, ma era più forte di lui, lei si sarebbe sicuramente sentita ingannata, tradita, immagionando chissà quale perfida macchinazione e lui avrebbe perso quell'unica dolorosa gioia che scaldava la sua esistenza.
    Il ricordo della sua visione nella Valle era scolpito nella sua mente, ma si era imposto di dimenticarlo, era un sogno, non si sarebbe lasciato persuadere a sperare, la delusione inevitabile sarebbe stata troppo cocente.
    Maledicendosi per la sua codardia la guardò dirigersi verso il pontile, a fatica si staccò dal muro a cui si era appoggiato e si diresse all'uscita, non vedeva l’ora di stare solo nel suo ufficio deserto a rivivere il gesto di Maya, mille e mille volte.
    Non fece in tempo a uscire che senti delle urla, tornò indietro di corsa.

    - qualcuno è caduto in acqua!
    - è una ragazza

    Masumi si gelò.

    -chi? chi è caduto??
    - una ragazza, stava passeggiando mentre una delle imbarcazioni stava partendo e una fune sciogliendosi le si è attorcigliata a una caviglia.

    Masumi non lo lasciò finire e sfrecciò sul pontile, ma qualcuno era stato più veloce e, impotente, restò a guardare Sakurakoji riportare a galla Maya.
    la ragazza singhiozzava in braccio a Yu, mentre qualcosa le cadeva dalle mani, la sua rosa.


    - presto portatela in una delle salette, Midori occupati della signorina!
    Il direttore stava dando rapide disposizioni.
    - ehi, ma quello non è l'attore che interpreterà la dea scarlatta??
    - ma no, non è lui
    - ma sì, guarda bene!
    - ma lei chi è? l'avete vista??

    Qualcuno stava riconoscendo Yu, Masumi si era riscosso in fretta.

    - Sakurakoji,
    - oh signor Hayami, anche lei qui?

    -ma, ma perchè? voglio stare qui con Maya, sarà sotto shock
    -Sakurakoji non capisci??! la gente ti ha riconosciuto! non hanno riconosciuto Maya per pura fortuna! vuoi forse che ci siano altri pettegolezzi?? non ti bastano quelli sul vostro pomeriggio al luna park?? vuoi danneggiarla ancora ?? ti rendi conto che la stampa non aspetta altro che fare altro gossip??

    Era stato molto duro, complice anche la sua gelosia, ma Sakurakoji capì e a malincuore uscì da una porta secondaria.

    - avanti
    Maya era seduta su una poltroncina, davanti al fuoco, il ristorante aveva anche alcune salette private e Masumi ne aveva fatta riservare una per lei.
    - ti senti meglio?
    Maya si girò di scatto, si era aspettata la signorina Midori, che l'aveva aiutata ad asciugarsi e scaldarsi, invece davanti a lei c'era il signor Hayami. Maya si sentì arrossire, aveva fatto la figura della stupida cadendo a quel modo, cosa avrebbe pensato lui? che non sapeva muoversi in un posto elegante, questo avrebbe pensato...

    - io..sto, sto bene, grazie signor hayami.
    poi abbassò lo sguardo, imbarazzata
    - permetti?
    Masumi avvicinò l'altra poltroncina e si sedette accanto a lei.
    - non ti sei fatta male, vero?
    - no, niente di che, era molto buio e sono inciampata sulla corda, ma non mi sono fatta male, solo un po' di spavento

    In realtà non era così buio, era che lei stava piangendo e non vedeva dove metteva i piedi. anche adesso sentiva le lacrime in agguato

    - do-dov'è Yu?
    - l'ho mandato a casa, qualcuno cominciava a riconoscerlo, meglio non dare adito ad altri pettegolezzi.
    - oh, io..capisco
    - mi dispiace, immagino tu sia delusa

    Lei lo era ma non per quello che poteva pensare lui. Però era stato gentile a venire a vedere come stava, considerando che era a cena con la sua fidanzata.
    Lui fissava il fuoco, sembrava pensieroso, poi Maya vide che sorrideva.
    -pensavo che anche l'ultima volta in cui abbiamo passato del tempo insieme eri inzuppata come un pulcino.

    quella notte...Maya aveva finalmente aperto gli occhi sui suoi sentimenti per lui, ma troppo tardi...
    ancora una volta lei si chiese "troppo tardi per cosa? come se avessi mai potuto avere una possibilità..." un pulcino bagnato...
    Abbassò gli occhi, la gonnellina si era quasi asciugata ma era tutta spiegazzata, il maglioncino si stava infeltrendo..aveva una smagliatura nella calza, le ballerine erano ancora zuppe d'acqua e si stavano asciugando a bitorzoli davanti al fuoco, indossava delle pantofole,
    "tu sei e sarai questo Maya, goffa e inadeguata"

    Lui continuava a guardare il fuoco e non si era accorto della tristezza di Maya, poi si riscosse
    -mi stavo dimenticando,
    Si alzò e prese qualcosa dalla tasca interna dalla tasca interna del soprabito. Maya spalancò gli occhi: sgualcita e malconcia, c'era la rosa di quella sera, quella che aveva continuato a stringere anche mentre cadeva in acqua, e che le era poi sfuggita di mano.
    La prese con le lacrime agli occhi.

    -grazie, grazie, non sa quanto sia stato importante per me ricevere questa rosa, stasera. Credevo che non avrei ricevute più..
    - perchè pensavi questo? chiese serio Masumi, colpito dalle sue parole

    "perchè lei è tutto preso dai preparativi del suo matrimonio, e non me manda più da tanto tempo, e forse si dimenticherà del tutto di mandarmele ecco perchè...ma come posso dirglielo?"

    - perchè...perchè era davvero tanto tempo che non avevo notizie dell'ammiratore, pesavo di averlo deluso...io deludo sempre tutti
    - come puoi dire questo?
    - perchè è la verità, nessuno crede realmente in me, il signor Kuronuma non fa che sgridarmi, e so che tutti pensano che io non sia all'altezza, e forse anch'io dovrei accettarlo...forse anche il mio ammiratore comincia a pensarlo
    - non dirlo neanche per scherzo...forse, forse è un momento in cui ha tante cose a cui pensare, forse ci sono dei problemi, ma lui crederà sempre in te. ne sono certo
    - davvero? "davvero? davvero signor Hayami?? ma allora perchè si nasconde?" Allora perchè non accetta di incontrarmi e mi tiene a distanza?..io desidero così tanto guardarlo negli occhi e dirgli quanto è importante per me

    Masumi chinò lo sguardo, gli occhi di Maya erano imploranti e tristi, e lui non poteva accontentarla, non poteva!
    - io...credo che ci sia un motivo serio, molto serio, anche se sono certo che lo vorrebbe anche lui, con tutto il cuore. Devi cercare di capirlo,
    - ma io l'ho sempre capito! ma perchè lui non può capire me ora?
    - io...sono certo che lui sappia quanto è importante per te
    -no, no non può saperlo, non può capire quanto è importante, non può! forse davvero non sono adatta a stargli vicino come persona reale, ma solo sul palco, forse è quello. Sì io non sono adatta, non sono all'altezza...anche stasera...quante ragazze cadrebbero in acqua in questo modo??solo io, io che non valgo nulla giù dal palco, e lui lo sa, per questo non vuole incontrarmi.
    - non è vero! non pensare queste cose
    - invece sì

    Masumi non sapeva cosa fare, quello che più desiderava era dirle che sì, lo capiva, ne era felice anzi, che quella era l'unica gioia della sua vita. Ma proprio per questo, non poteva.
    Maya desiderava dirgli che aveva scoperto tutto, ma a sua volta aveva paura, così nessuno dei due seppe cogliere quell'attimo
    In quel momento qualcuno bussò ed entrò. era Midori che aveva portato del the.

    quando Midori fu uscita, Masumi parlò ancora

    - ragazzina, non hai cenato, faccio portare qualcosa, e mangiamo insieme, vuoi?
    - oh ma lei non...non era qui a cena..con..
    - abbiamo rimandato,

    Maya lo desiderava tantissimo, ma ancora una volta abbassò lo sguardo, vedendo com'era ridotta e, insieme alle emozioni di quella sera, si sentì distrutta, voleva solo andare a letto e chiudere gli occhi.

    - i-io, la ringrazio ma vorrei solo andare a casa
    - ma non hai mangiato nulla

    Maya non rispose e Masumi distolse lo sguardo, rattristato
    - beh.. capisco, in fondo la mia presenza non ti è mai stata gradita, permettimi solo di chiamare qualcuno per farti accompagnare allora
    - no, non è per quello, glielo assicuro, è che..
    - non preoccuparti, dovrei esserci abituato,
    - no, si sbaglia, è solo che..io... io...ma perchè non capisce?

    e Masumi quello lo capì, vedendo le mani di Maya, mentre parlava, che cercavano di stirare le pieghe della gonna, cercavano di tirare il maglioncino che, ormai infeltrito, si ritirava, vedendo che cercava di nascondere la smagliatura sulla calza e si sentì assalire dalla tenerezza mentre un'idea prendeva forma. Sì, avrebbe fatto così.

    - come preferisci - le sorrise- ora ti faccio accompagnare a casa. Buonanotte, ragazzina, cerca di riposare.
  14. .
    Voglio ringraziare le autrici delle ff di Natale, mi avete fatto sognare e tenuto compagnia mentre ero ko per l’influenza, è sempre bellissimo vedere Maya e Masumi trovarsi e parlarsi e finalmente ‘vedersi ‘ in mille modi diversi.
    Per quanto riguarda l’argomento Natale nipponico fedele o meno quoto Bathsheba Everdene che come sempre centra il punto perfettamente, e aggiungo che le storie le scriviamo e leggiamo per sognare e condividere tra noi quello che la storia di M&M ci ha trasmesso, non per fare un esame e il fatto di amare una storia non implica dover conoscere tutto del paese da cui proviene.
    LaraTania Il tuo post dimostra (ma non avevo dubbi) la cura che metti nello scrivere e che tutte apprezziamo nelle storie che ci regali.
    Grazie ancora di cuore ❤️
  15. .
    Tanti auguri a tutte ❤️❤️❤️
892 replies since 3/5/2022
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