*Il Grande Sogno di Maya - ガラスの仮面 - Glass no Kamen  - Glass Mask - Manga, Anime, Drama

Votes taken by matebe

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    :auguri: Per questo giorno importante.... tanti cari auguri Kezia :auguri:
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    CITAZIONE (Maya73 @ 11/1/2013, 23:36) 
    Tutti video bellissimi e che fanno sognare, ma quello che mi ha folgorato è questo:


    http://m.youtube.com/watch?v=O9TVu9KCawU


    Vi faccio una domanda ... Le immagini di questo video da dove vengono? Sono prese dai manga? Sono create ad arte? Perchè ci sono immagini di Maya e Masumi molto intime... La foto di Maya sul letto da sola fa pensare ad una notte di passione!

    C'è solo qualche immagine tratta dal manga (quelle caste)....Tutte quelle riguardanti l'aspetto intimo tra i protagonisti, sono fan art, quindi create da persone che come noi amano Maya e Masumi e sperano che ciò che si vede nel video accadrà in futuro prossimo.... bsoh8
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    CITAZIONE (annavoig78 @ 4/12/2012, 20:22) 
    CITAZIONE (matebe @ 4/12/2012, 14:54) 
    ....se ci vado posterò qualche foto.

    Spero allora che ci andrai! :cici:
    Sarò felicissima di vedere altre foto dell'evento :ghgh: :languo:

    :bye:

    Ieri sono finalmente andata a Salerno a vedere le luci d'artista! Sono partita alle 16.00 da casa e per Salerno ci ho impiegato circa venti minuti di viaggio e ho trovato anche presto il parcheggio che non è per niente caro, un euro l'ora. Man mano le persone sono aumentate, sembravamo un fiume in piena e ad un certo punto quasi gli altri portavano me che non mettevo i piedi a terra. Tutti erano di una cortesia unica, nessuno che si fosse lamentato, ed io col passeggino, credo di aver urtato spesso le persone: mai qualcuno che si fosse girato con aria scocciata. Salerno è di una signorilità unica....
    Sono bellissime le luci e la maggior parte sono fatte con bottiglie di plastica riciclate e tagliate a forma di fiore o altro....io non ci avevo fatto caso subito....stupende....Le bimbe hanno fatto le brave e la più grande ha fatto tutto l'itinerario a piedi (circa 2 km andata e ritorno) senza lamentarsi, eppure c'era un vento molto freddo e lei tutta incappucciata continuava a meravigliarsi. C'erano bancarelle allestite (mercatini di Natale) con vari oggettini o delizie da mangiare (dolci, frittelle, fritture di mare nel "cuoppo")

    Qui sotto spoiler ci sono alcune la foto.


    Sono meravigliose da vedere le luci d'artista, però bisogna andare presto, perchè c'è davvero tanta gente. Quando poi io sono tornata a casa verso le 20.00, l'autostrada era tutta bloccata per l'uscita di Salerno, ma meno male che io mi ritiravo e quindi in breve tempo ho preso la via del ritorno. Buone+Feste
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    CITAZIONE (Patty_P @ 29/12/2012, 17:31) 
    Ragazze mi sta facendo scompisciare (scusate il termine) che cosa sono: i ravioli al plin, la minestra maritata e roccoco'???

    I ravioli al plin sono una specialità piemontese che non ho mai assaggiato, credo che @daikon ti potrebbe spiegare meglio.
    La minestra maritata è tipica delle mie parti, la Campania. Si prepara con diversi tipi di verdure a foglia verde, come la scarola, la cicoria e la verza. Poi si aggiunge del pollo (o gallina) e le cotiche di maiale. Una cosa "leggera"ahahahah....ma è gustosissima.
    I roccocò sono dei biscotti cotti al forno a forma tondeggiante simile a quella di una ciambella schiacciata. Sono particolarmente duri quindi possono essere ammorbiditi bagnandoli nel vermouth, nello spumante, nel vino bianco o nel marsala. Il sapore ricorda i cantucci toscani. ricorrenze_capodanno_buon_anno_animato_04
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    Noi parliamo spesso di anime, con rispettivi manga, che più ci hanno emozionato da piccole. Ma quale cartone animato vi faceva cambiare canale quando lo davano alla televisione? Io evitavo fortemente "Galaxy Express 999", quanto mi stava antipatico....seguito da "Ken il guerriero" troppo violento per me....
    E a voi quale anime vi faceva girare canale? :sss:
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    - Se ami qualcuno lascialo libero. Se torna da te, sarà per sempre tuo, altrimenti non lo è mai stato. (cit. Richard Bach)
    L'amore è un sentimento difficile da misurare, però a questa domanda io rispondo Masumi perchè
    è disposto a lasciarla andare, anche ferendola, purchè non le venga torto neanche un capello
    più amore di così! Sakurakoji la ama ma di un amore più fine a se stesso, lui non riesce a rinunciare a lei e lasciarla andare via....
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    Grazie Merumo....sei sempre una sentinella.... :ave:
    Mi viene spontanea una battuta in napoletano "E che adda venì a ppèr il volume rò Giappon". Traduzione: In Italia il volume deve venire a piedi dal Giappone? :lol:

    Comunque sono felicissima per questa notizia....
    000203fb2

    Edited by matebe - 4/11/2012, 18:43
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    Io vorrei spezzare una lancia per la Miuchi, probabilmente per non incartarsi più con le tavole in modo temporale e riciclare qualche rinnegata, ha deciso di non pubblicare più in rivista (se lo può fare). Magari ci sfornerà a breve il capitolo n°50....è l'unica sparanza che nutro a questo punto non vorrei proprio che soffrisse del blocco dello scrittore.

    Edited by matebe - 25/10/2012, 14:24
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    Ho notato già da tempo che in molti telefim, anime, manga....e chi più ne ha più ne metta....c'è spesso posto per scene con l'altalena.

    In primis c'è "Il Grande Sogno di Maya" che di scene sull'altalena ne ha da vendere e tutte piene di emozione che portano alle lacrime.

    Poi io ricordo Dawson's creek
    Joey e Dawson si diedero sull'altalena il loro secondo bacio


    "Un'amore a 5 stelle" film con Jennifer Lopez
    lei dopo la rottura col candidato al senato va a riflettere su di un altalena


    Poi c'è il mio mitico e superseguito "Castle, detective tra le righe". Nel 4x1 (primo episodio della quarta serie) Rick e Kate
    fanno pace su di un'altalena

    poi nell'ultimo
    lei va a riflettere sulla stessa per poi andare a casa di Rick e dargli quel bacio che tutti i fan aspettavano da 4 stagioni


    L'altalena incarna in pieno il suo significato proprio nell'altalenanza di situazioni che interessano la vita. Ci fa ammettere di star vivendo un periodo in cui i nostri pensieri, azioni, scelte, sono contrarie le une con le altre e tendono a contrapporsi proprio come avviene col moto altalenante del gioco. Probabilmente questo gioco rappresenta il momento di riflessione perchè ci permette di tornare un attimo indietro a quando eravamo bambini, per liberarci la mente e poter pensare meglio.mb285

    E voi ricordate altro in cui ci sono scene con altalene? Scuola%20(7)


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    CITAZIONE (annavoig78 @ 29/8/2012, 01:08) 
    :ahah: :ahah: :ahah: :ahah:


    I miei genitori mi hanno fatta complessa e complessata.
    Sono possessiva con le mie cose e quando presto qualcosa lo faccio a malincuore e con l'ansia e la speranza che mi venga presto restituita.
    Sono troppo gelosa anche se molto spesso evito di esternarlo.
    Non riesco a dar voce ai miei sentimenti e sono povera di dimostrazioni d'affetto e a mia volta le accolgo con imbarazzo.
    Ho troppe fobie e paure senza senso o ragione che mi costringono a evitare circostanze o ambienti particolari.
    Un altro difetto è che mi prendo pochissimo in considerazione e questo mi porta ad avere pochissima autostima di me stessa e a non accettare sfide o rischi che si presentano lungo il mio cammino.

    Oh my God, ho trovato la mia fotocopia!
    Tutte le cose che ho citato del tuo messaggio fanno parte anche del mio carattere e quante volte ci sbatto in faccia. E' una lotta continua con me stessa perchè l'indole mi induce ad indietreggiare mentre la ragione mi dice che sbaglio. In più la maschera io me la sento attaccata proprio addosso perchè talmente è la mia voglia di piacere agli altri che divento un'altra. Ad esempio in compagnia parlo, parlo, parlo, mentre me ne starei zitta, è proprio una questione di voler celare che non avrei voglia di accogliere quella situazione in quel momento. :bye:


  11. .
    gcwelcome3

    Loy un felice benvenuto su questo forum che insegue tanti sogni....
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    CITAZIONE (renesme @ 1/8/2012, 20:24) 
    Vero matabe: questi sono i veri campioni che ci fanno sentire orgogliosi di essere italiani. Gli atleti umili che non se la tirano. Meriterebbero molto di più: anche di venire pagati un po' meglio. E di non venir citati una volta ogni 4 anni. Non i divi viziati e super pagati dagli sponsor che poi non si degnano nemmeno di mettere la cuffia con la bandiera dell'Italia (come le altre atlete ) ma solo, ben in vista, il logo dello spondor.

    Non avevo notato che i "divi" non portassero la bandiera dell'Italia....ma questi allora, se la sono meritata la batosta, perchè (anche se sono italiani) quando è troppo è troppo!!!!
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    Ieri sera, parlando con una conoscente, è venuto fuori che spesso si sogna di viaggiare per visitare chissà quali luoghi lontani. In effetti sarebbe stupendo ma anche qui in Italia ci sono dei posti che sono una meraviglia per gli occhi e lo spirito. Uno di questi è la Costiera Amalfitana, considerato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Io abito vicino ad uno dei paesi che ne fanno parte: Vietri sul Mare. E' più o meno distante 15 Km eppure non ho finito di visitarla. Ho fatto il giro con l'automobile da Salerno a Sorrento, ma non ho visto tutti i paesini ad esempio non conosco Positano. I miei fratelli che in estate con le loro fidanzate vanno al mare in Costiera, e mai alla stessa spiaggia, mi prendono in giro in senso buono....ma mi sono ripromessa di andare almeno a prendere un caffè proprio a Positano. Con E 5 di parcheggio all'ora non sò quanto mi verrebbe a costare ma almeno posso dire di esserci stata. :lol: E voi ci siete mai stati in Costiera Amalfitana?
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    Titolo: "La nostra storia:uno spettacolo da vivere"

    Autore: Matebe

    Protagonisti: Maya, Masumi, Sakurakoji

    Breve Descrizione: Romantica

    Numero di Capitoli: IV

    Contiene Spoiler: Si

    Contenuti Erotici: No






    I CAPITOLO
    Erano mesi che le prove per la rappresentazione della “Dea Scarlatta” riempivano le giornate di Maya. Non si sentiva mai stanca, anzi si ricaricava con l’energia che trovava nella sua anima: quel soffio vitale traboccava sempre di più d’amore per l’ammiratore segreto, per Masumi Hayami. Il cuore di Maya danzava all’unisono con lo spirito della Dea, i suoi battiti, scanditi come i secondi di un orologio, erano musica e le facevano compagnia. Spesso innalzava lo sguardo al cielo e si perdeva coi suoi pensieri nello splendido cielo di Maggio. Sentiva il profumo di rose scarlatte ovunque, i suoi occhi cercavano di mettere a fuoco l’immagine del destinatario del suo amore, sovente riusciva anche a vederlo lì, al suo fianco che recitava insieme a lei. Si deliziava del calore che sentivano le sue gote al solo pensiero di poter riabbracciare Masumi, ma per adesso doveva fare un ultimo sforzo per riuscire a realizzare il suo desiderio:”Il grande sogno di Maya”, era quasi esaudito.
    Ora come ora, però, Maya non immaginava che quell’amore l’avrebbe potuta mettere in una situazione di fraintendimenti e molto lontana dalla verità; purtroppo gli equivoci mettono a dura prova i caratteri più buoni e semplici che per quieto vivere non osano aumentare le complessità della vita.
    -Maya! Maya, stai sognando di nuovo ad occhi aperti? Forza riprendiamo i dialoghi della Dea con la natura - disse il regista.
    Kuronuma era il suo direttore artistico e la richiamava sempre all’ordine, anche se lei stava imparando a scindere il reale dall’immaginazione.
    - “Eccomi, sono pronta ad immedesimarmi di nuovo nel ruolo, maestro. Ora parlerò all’elemento dinamico dell’aria: al vento.
    “Vento di primavera,
    tu aliti forte e lento
    sul mio corpo terreno.
    Non oso descriverti
    le sensazioni che mi doni
    ma posso solo ringraziarti
    delle emozioni che in me provochi.
    I tuoi sussurri mi riempiono
    di letizia e mi suggeriscono
    dolci parole che potranno
    riscaldare l’altra metà
    del mio cuore,
    la mia anima gemella.
    Si, solo tu Isshin
    sei l’agitazione e la trepidazione
    del mio essere viva.”
    Tutti gli altri attori rimasero esterrefatti dinanzi al talento ed alla genialità di Maya, ogni volta sapeva offrire con la sua interpretazione, un’emozione diversa. Sembrava quasi che si partecipasse ad uno spettacolo sempre nuovo, non ci si annoiava mai di guardarla ed ammirarla mentre recitava.
    -“OK per oggi basta così, andate a casa rifocillatevi e riposatevi, domani si ritorna a provare”.
    Questo era diventato il saluto di ogni sera di Kuronuma; congedava dal lavoro i suoi attori quasi in maniera ossessiva compulsiva, ma nel senso ilare del termine. In poche parole tutte le sere li lasciava andare via solo dopo aver pronunciato quel saluto. Per lui, questa cosa, era diventata una specie di rituale scaramantico, per evitare ulteriori problemi dopo l’infortunio alla gamba di Sak. Maya, come tutte le sere, si apprestava a far ritorno a casa con la metropolitana; ad attenderla c’era l’amica di sempre, Ray. A lei raccontava tutta la sua giornata, i discorsi fatti con gli altri interpreti e le dure prove. Ma non aveva avuto ancora il coraggio di rivelarle il suo amore per Masumi . Considerava Ray come una mamma e confidarle la sua vicenda sentimentale era un’impresa incredibilmente ardua. Non riusciva a trovare il coraggio di dirle la verità, pur sapendo che era la cosa giusta da fare.
    -“Stasera vorrei raccontare tutto a Ray, rivelarle che so chi si nasconde dietro le rose scarlatte”- ripeteva in cuor suo Maya, come se volesse auto incoraggiarsi. -“Vorrei farle sapere che amo perdutamente Masumi Hayami, che a poco, a poco questo amore è diventato uno stato del mio essere. Grazie a questa tenerezza che provo, io sono riuscita a capire il cuore della Dea scarlatta, di Akoya.
    Mentre Maya meditava sul come affrontare la situazione in maniera diretta, d’improvviso ode in lontananza un rumore familiare.
    -“Cosa sentono le mie orecchie, questo rombo di auto che si avvicina; si è lui, solo la sua automobile produce questo suono. Dove, da dove mi giunge questo rumore così melodioso?
    D’un tratto eccolo, Masumi usciva dal vicolo adiacente la stazione della metropolitana, nella sua autovettura scintillante; andava veloce e non vide Maya tra la folla. Egli percorreva quella strada da qualche tempo, precisamente da quando aveva saputo di un centro di psicoterapia all’avanguardia, il “Neuron”. Qui studiavano e curavano il comportamento degli individui con i loro processi mentali. Masumi ci stava accompagnando Shiori.
    Da quando aveva tentato di togliersi la vita, Shiori era diventata l’ombra di se stessa. Masumi si sentiva costantemente in colpa e voleva solo aiutarla. Lui le aveva detto che non l’amava, che il suo cuore da tempo era innamorato di un’altra persona e lei abituata ad avere tutto ciò che desiderava, non aveva retto al rifiuto di Masumi a sposarla. Aveva preso quella decisione drastica e solo l’intervento tempestivo di Hayami l’aveva salvata.
    -“Sento come una morsa dentro che mi attanaglia, è un senso di colpa? Si mi sento tremendamente in colpa, ed ho tanta paura che questa sensazione arrivi a determinare le mie azioni, le mie scelte, la mia vita”- questo era il pensiero fisso di Masumi Hayami.

    Il senso di colpa segnalava il disagio di Masumi, egli si rimproverava di aver fatto qualcosa che infrange il suo codice morale. Si era perseguitato fino a quando non aveva deciso di attivarsi per rimediare con un gesto riparatore. Per questo motivo accompagnava a giorni alterni Shiori al centro Neuron.
    Maya ancora non era entrata nella stazione e aspettava, restando in attesa di qualche segno da parte di Masumi. Restò senza fiato, sperava da tempo che Masumi si informasse circa gli spostamenti di lei, per poterla incontrare. Magari la sua segretaria Mizuki, gli aveva riferito dei suoi orari, oppure Hijiri, l’amico fidato, gli aveva raccontato del suo tragitto per tornare a casa. Tutto questo balenava nella mente di Maya, ma fu un attimo e la delusione si dipinse sul suo volto.
    Masumi non si era fermato, anzi non si era neanche accorto di lei e per di più era in compagnia della sua fidanzata Shiori.
    -“Come faccio ora ad avere fiducia in lui” - pensò Maya.
    -“Non ho saputo più niente da quando siamo scesi dalla nave Astoria. Mi disse che per un certo periodo non avremmo potuto incontrarci, ed io l’ho accettato, ma vederlo insieme a lei mi ha condizionato la mente. Non riesco a credere più alla certezza, rimetto in discussione la verità: lui è ancora la mia anima gemella? No Masumi non puoi giocare con i miei sentimenti, proprio ora che ho scoperto la meravigliose sensazione che mi dona solo un tuo tocco, solo un tuo abbraccio. Meglio soffrire per poi gioire che illudersi per poi morire …. Perché continui ad accompagnarti con quella donna? Amore mio, mio Isshin, non spezzare il mio cuore”.
    Maya non capiva più niente, era in piena crisi sentimentale. Le tremavano le gambe, le palpitazioni aumentavano, aveva freddo e poi aveva caldo, si sentiva soffocare. Un dolore ed un fastidio al petto, le fecero aumentare l’ansia e poi nausea, vertigini . Ebbe paura di perdere il controllo o di impazzire, paura di morire. In 10 minuti, si sentì crollare il mondo addosso.





    II CAPITOLO
    La primavera era giunta, il sole cominciava ad essere più tiepido e con il risveglio della natura, i sentimenti si deliziavano di quella luce scintillante, Anche il cuore di Sakurakoji era tornato a riscaldarsi per Maya, nonostante negli ultimi tempi avesse cercato di odiarla. Oramai era pieno di quell’amore, il suo animo era saturo di tutte quelle emozioni che sentiva ogni qualvolta la vedeva. Si, nonostante tutto Sakurakoji continuava ad amarla, conosceva a memoria il suo respiro, il modo di leggere il copione, la cadenza delle sue parole quando recitava, i movimenti sottili e leggeri del suo corpo quando diventava un'unica cosa con la sua interpretazione: Maya era diventata il suo assillo, il suo tormento.
    -“Maya, senti come ti chiama il mio cuore” - diceva sottovoce Sakurakoji mentre gli altri attori erano impegnati a rappresentare il popolo della Valle dei susini, la terra della Dea Scarlatta.
    Non riusciva più ad essere distante o distaccato da lei; sentiva che doveva fare qualcosa, prendere una decisione altrimenti ne sarebbe valsa la sua stabilità emotiva. No, non poteva mantenere il suo cuore in bilico più di così. Maya gli aveva detto di aspettare fino alla rappresentazione di prova per avere una risposta alla sua dichiarazione d’amore, ma dopo quello che aveva visto al porto, non poteva più attendere, doveva sapere. Voleva a tutti i costi riuscire a capire se poteva nutrire ancora una flebile speranza di averla tutta per sé.
    -“Maya cosa significava quell’abbraccio al tuo nemico di sempre, non odiavi il presidente della Daito Art Production, il signor Masumi Hayami? Perché quel gesto d’affetto? Perché mi hai rimandato indietro, dopo che ero venuto solo per te? No, io devo capire” ….- nella testa di Sak frullavano tutte queste domande.
    Però, con il comportamento freddo e arido che aveva adottato con Maya dopo aver visto Masumi e Maya insieme, Sakurakoji non poteva essere così diretto con lei, doveva cercare di far ritorno al suo stile gentile di sempre, voleva riacquistare quella sintonia con lei, quella che era stata capace di farli stare sulla stessa lunghezza d’onda. In poche parole, la sua amata doveva essere consapevole del fatto che lui sarebbe stato comunque e per sempre lì, al suo fianco. Quindi, con tutti questi bei propositi nel cuore, cercò di farsi coraggio e prese la sua decisione.
    -“Chiederò a Maya un appuntamento”. Sakurakoji era convinto che questa fosse la giusta soluzione, perché per la prima volta in vita sua, era disponibile ad ascoltare e ad accogliere tutto quello che Maya gli avrebbe rivelato, senza scappare via; anche a costo di scontrarsi con i sentimenti che nutriva per lei.
    -“Se è per la sua felicità, io accetterò tutto”- pensò.
    - “Non sarà una cosa facile chiedere a Maya un incontro, lei è sempre così presa dal teatro e sembra non aver mai tempo per l’amore. Ogni volta che la vedo tutto il mio cervello si blocca, tutte le mie sicurezze vengono sopraffatte dalle insicurezze e finisco col non riuscire nemmeno ad andare a parlarle. Lei è una ragazza come tante altre: carina e simpatica. Non quel tipo che desiderano tutti, ma lei proprio mi manda in corto circuito. Ma domani ….”- Sakurakoji continuò a rimuginare per tutta la sera sul modo in cui avrebbe chiesto a Maya una serata insieme.

    Maya era tornata a casa, i suoi propositi di parlare con Ray erano andati a farsi friggere. Il suo viso acqua e sapone era rigato dalle lacrime. Quante ne aveva versato mentre la metropolitana faceva le sue fermate. Molte persone l’avevano vista piangere, ma nessuno le aveva chiesto nulla, si vedeva chiaro che il suo tormento era per un uomo.
    -“ Ah Masumi”- lo nominava di continuo emettendo flebili sospiri. Mi hai abbracciata stretta, stretta, sono riuscita a percepire il battito del tuo cuore. Hai fatto un gesto semplice, più semplice del bacio, più spontaneo delle parole; tanta tenerezza, calore, ho provato e avevo il desiderio di offrirtelo da tempo, ma non ho mai osato. Ah Masumi….”.
    Poi ad un tratto si fece forza e pensò:”Io non devo restare in queste condizioni, dopotutto mi ha detto che mi aspetterà. Si ma se nel frattempo, intende continuare a fare il fidanzato modello con la signorina Shiori? A me non sta bene per niente!”
    Un’improvvisa gelosia, sorta per uno sciocco equivoco, tramutò la sensazione di estasi e di gioia del cuore innamorato di Maya, in un lamento del cuore. Lei si rese conto di provare questo sentimento d’incertezza e rifletteva così:
    -” E’ possibile non essere mai stata gelosa e ad un certo punto saggiare questo irruente impulso? Oh come vorrei parlare e confidarmi con qualcuno apertamente. Credo che sia un bene per me aprire la mia anima ad una persona che ritengo adatta e che mi ispira la fiducia necessaria”-.
    Lei si sentiva ferita e presa in giro da un uomo più grande e sicuramente più maturo di lei, che aveva tutta la capacità di persuadere le persone e a far credere loro di trovarsi di fronte ad una persona premurosa, delicata,cortese. Maya arrivò a pensare addirittura che il sostegno datele da Masumi in quegli anni era un ulteriore modo di deriderla e beffeggiarla …. Maya si sentiva disillusa. Privata delle illusioni, delle speranze, della fiducia che aveva riposto in Masumi. Tutti i tasselli stavano andando a mettersi al loro posto sbagliato! Si stava creando l’occasione propizia affinché, ancora una volta, lo zampino del malinteso ci lasciasse la sua orma. Diventerà tutto più chiaro? Si potrà spiegare e decodificare l’abbaglio preso?
    Masumi, dal canto suo, pensava di continuo a Maya. Egli non immaginava lontanamente il delicato momento che stava attraversando. Pensava a come organizzare il loro prossimo incontro e mentre lo desiderava e lo sognava ad occhi aperti, arrossiva in volto. A bassa voce ripeteva:
    “Il mio cuore palpita per te, Maya.
    Esso aspetta,
    come le sentinelle
    attendono l’aurora.
    Di tanto in tanto sembra che
    una pulsazione salti e mi manca l’aria.
    Ma poi comprendo che sei tu,
    è l’emozione che provo al solo tuo pensiero
    a regalarmi un battito stonato.
    Vorrei godere appieno del tuo cuore, Maya!”



    III CAPITOLO
    Sorgeva un altro giorno, ciascuno aveva delle cose da chiarire. Sakurakoji voleva a tutti i costi sapere che strada indirizzare al proprio cuore, Maya aveva mille dubbi e Masumi, era sempre più preso dal risolvere la sua vita in un “Happy Ending”, ma i tempi non erano ancora maturi per lui.
    Allo studio di recitazione non manca nessuno all’appello. “Forza ragazzi, riprendiamo la scena dal principio”, gridava forte Kuronuma. Dopo estenuanti prove era finalmente giunta la pausa pranzo. Sakurakoji si avvicinò a Maya e inizia così, di nuovo, a dialogare con lei.
    “Ciao, Maya …. negli ultimi tempi sono stato freddo e distante con te, ne sono pienamente consapevole, ma dentro non sono cambiato per niente. Io sono sempre lo stesso ragazzo che hai conosciuto tempo fa, ma alcune vicissitudini della mia esistenza mi hanno fatto distogliere lo sguardo dalla nostra amicizia. Tu mi conosci bene ed abbiamo in comune la stessa passione per il teatro, quindi ti prego, vorrei tanto essere sincero con te e spiegare cosa mi sia successo. Perciò ti piacerebbe stasera andare a prendere un caffè insieme?”
    Maya nel turbine dei suoi pensieri, accetta repentinamente, non tanto per dispetto, ma solo per non pensare a Masumi per una sera. Sakurakoji era come una manna nel deserto in quel momento per lei. Aveva bisogno di distrarsi.
    “Si Sakurakoji, verrò molto volentieri, anche io sento il bisogno di una serata piacevole e non di sole prove e lavoro”.
    Il cuore di Sakurakoji era al settimo cielo. La giornata sembrava non passare mai ma alla fine Kuronuma dopo la fatidica frase finale, mandò tutti a casa. Sakurakoji andò da Maya ed insieme si allontanarono sotto lo sguardo incuriosito del cast. Si recarono in una tea-room a pochi passi e ciascuno fece la sua ordinazione, un caffè per Sakurakoji ed un tè verde per Maya.
    “Ecco io ti ho invitato per….” Nemmeno il tempo di finire la frase che videro, a qualche tavolo più in là, Masumi Hayami che in veste di presidente, aveva un incontro di lavoro. Maya sbianca in viso e inizia a sentirsi imbarazzata da quella situazione, Sakurakoji invece è a pugni chiusi con una rabbia che cresce ogni istante di più. Masumi ancora non si era accorto di loro. D’improvviso, il brusco movimento di un cameriere che stava per far cadere il vassoio col caffè, fece trovare faccia a faccia Sakurakoji e Masumi. Apriti cielo! Il sentimento di gelosia di Hayami, prende il sopravvento. Un miscuglio di paura e di collera prova Masumi: paura di perdere colei che ama, e rabbia di vederla interessarsi ad un'altra persona. Il bel presidente si alza, ha gli occhi di fuoco e fiamme, la mente annebbiata e si avvicina al tavolo di Sakurakoji e Maya.
    -“Buonasera ragazzi” - disse a denti stretti. “Avete finito presto le prove quest’oggi? Non siete ancora stanchi, bravi. Avete scelto anche un buon localino dove trascorrere un po’ di tempo per stare ancora insieme “…. Sakurakoji fece per rispondere alle parole sarcastiche di Masumi, ma si ritrovò bloccato un braccio dalla morsa potente delle mani di Masumi, egli lo aveva preso in questo malo modo, facendolo spaventare. Poi guardando Maya negli occhi disse:
    -”Questo è un periodo molto difficile per me, il lavoro è diventato pesante, non sempre riesco a raggiungere i miei obiettivi, a volte credo di non essere capito dalle persone che mi circondano...ma soprattutto....spero di non essere stato tradito da chi meno me l'aspettavo”.
    Con queste parole gira i tacchi e se ne va, si congeda da i suoi ospiti e torna a casa.
    Maya in preda al panico non sapeva che fare, si sentiva molto a disagio con Sakurakoji. Aveva voglia di fuggire, di correre da Masumi e spiegare la realtà delle cose. Come comportarsi? Voleva dimostrare di essere matura e di non essere più una ragazzina.... Masumi le aveva appena fatto una scenata di gelosia, ma allora perché era ancora legato a Shiori? Perché non aveva saputo più niente di lui e come mai si era comportato così? Aveva solo voglia di fuggire.
    -“ Sakurakoji ti prego riaccompagnami a casa, sono molto dispiaciuta per l’accaduto, ma non chiedermi nulla ho bisogno di riflettere e di chiarirmi le idee”. Sakurakoji restando senza parole, la riconduce alla sua dimora.
    Masumi nervoso, andava avanti e indietro nella sua stanza proprio come un leone in gabbia. Entra arrabbiato a morte in doccia con tutti i vestiti spogliandosi poi rabbiosamente. Faceva scorrere fiumi di acqua per lavare via i pensieri, senza dire una parola. Usava il miglior bagnoschiuma, lo scrub, lo shampoo, il balsamo, la spugna, il trattamento d'urto per la caduta dei capelli. Lavava, piedi, mani, e tutto il resto. A forza di sfregare e insaponare cercava di togliere via, come lo sporco, quello che avevano visto i suoi occhi quella sera. Non riusciva proprio a darsi pace, voleva una giustificazione dell’incontro fra quei due, ma la gelosia gli offuscava la mente. Si sentiva pure peggio quando pensava al comportamento che aveva avuto egli stesso nel tea-room e pensava:
    -“Maya mi sto muovendo a piccoli passi per te, per salvaguardare il tuo sogno di diventare un giorno “La Dea Scarlatta”…. hai detto che mi aspettavi, ed io ho fiducia in te, ma la gelosia che provo mi sta consumando dentro”.
    In Masumi la gelosia era un sentimento frequente nei confronti di Maya. Quando iniziava a provarla si manifestava tutta la rabbia nei confronti del suo mondo che l’avrebbe linciato se l’avesse condotta all’altare. Questa emozione aveva le radici nell'infanzia di Masumi: infatti come tutti gli altri bambini provava il bisogno di essere amato da suo padre adottivo, Eisuke Hayami, il quale preferiva solo fare buoni affari. Masumi veniva sempre messo da parte oppure utilizzato come espediente per ulteriori investimenti, ad esempio quando fu testimonial di una marca di abbigliamento da teenager. Masumi con il crescere aveva adottato delle semplici astuzie per ridurre la gelosia, analizzava la sua vita facendo l’elenco di tutte le cose buone che gli erano state donate, anche da quel padre che non gli aveva mai dato neanche un abbraccio. Ogni volta che sentiva crescere la gelosia, rileggeva quella lista, per rassicurarsi, credere nelle sue potenzialità e avere più autostima. Da quando però aveva incontrato Maya, quell’elenco non bastava a farlo calmare, la gelosia lo dominava. Poi dopo quel lungo abbraccio sull’Astoria e la promessa di Maya che sarebbe diventata più matura e l’avrebbe aspettato, lui non riusciva a ragionare con mente lucida. La gelosia veniva rimarcata dall’idea che da un momento all’altro, potesse perdere ciò che aveva desiderato. Si legava alla possibile perdita di ciò che riteneva di sua proprietà. Alla fine Masumi uscì dalla doccia, si tuffo nel letto e aspettava che il sonno ristoratore gli portasse consiglio.
    Maya passa tutta la notte in bianco a rimuginare sull’accaduto, voleva incontrare Masumi all’istante e finalmente cercare di comprendere tutto. Ma come fare?
    Tornava l’alba di un nuovo giorno e Maya era decisa a capire e ad essere chiara con Masumi, anche se lui gli aveva detto che per un periodo non avrebbero potuto vedersi …. ora dopo l’accaduto era inevitabile un chiarimento.
    -“ Andrò da lui, costi quel che costi!”
    Masumi era già in ufficio, non riusciva a restare a casa in quelle condizioni,
    -“Meglio impegnarsi di lavoro dal mattino presto e non pensare a lei”- disse a bassa voce.
    Mizuki, aveva notato che il suo capo era sull’orlo di una crisi di nervi e con apparente noncuranza, inizia a chiedere se andasse tutto bene. Lui di tutto punto si alza e dice:
    -“Mi sono ricordato di un appuntamento di vitale importanza, Mizuki badi lei a tutto” - e se ne va. La segretaria resta sbalordita e guardando la sua agenda esclama: “Ma quale appuntamento, per oggi ha solo da firmare dei contratti ….!”
    Masumi aveva voglia d’incontrarla e capire, ma aveva paura, paura di aver frainteso tutto sulla nave e che Maya non avesse alcun minimo spazio nel suo cuore per lui. Questa cosa lo accecava ancor di più. A piedi si stava recando da lei, allo studio prove, pur sapendo che da lì in poi le cose sarebbero potute cambiare.
    Nel frattempo Maya pur sapendo quanto si sarebbe arrabbiato Kuronuma, quel mattino non và alle prove. S’incammina verso la Daito, cerca di ripetere in mente le cose da dire, ma niente da fare non riusciva proprio a riflettere e meditare.
    Le coincidenze degli eventi stavano risolvendo la sequenza dei fraintendimenti e degli equivoci che fin’ora avevano fatto compagnia a Masumi e Maya.




    IV CAPITOLO
    La strada era molto trafficata, i suoni dei clacson ai semafori verdi si ripetevano a ritmo di musica, i cartelloni pubblicitari invitavano ad andare al Megastore a fare acquisti, il grande affollamento delle persone pigiate l'una sull'altra, non lasciavano spazio. Lungo il tragitto a Maya veniva in mente la storia dei porcospini di Schopenhauer, studiata al liceo, che riguardava le difficoltà nei rapporti umani, il racconto narra così:
    ”Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, onde evitare di rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione”.
    -“Chissà se io e Masumi saremo costretti, dalla vita, ad essere come quei porcospini” - pensava Maya. Masumi e Maya che cercano di riscaldarsi col loro amore ma le spine (oppositori al loro amore, come il padre, l’età, lo stato sociale etc) non lo permettono. Lei non voleva che succedesse proprio questa cosa, lo amava più del teatro e se in questi anni si era impegnata per dare il massimo, lo aveva fatto soprattutto per lui. Adesso voleva solo esporsi in maniera chiara e sincera.
    Masumi si era incamminato per raggiungere Maya, i suoi lunghi passi si facevano strada tra la folla rumorosa, pensava:
    -”Riuscirò a parlare in questo caos? Oggi stesso devo chiarire tutta la situazione, il mio comportamento, la mia gelosia, il mio amore smisurato.”
    Si ritrovarono faccia a faccia lungo la strada affollata e trafficata di Tokyo. La cultura giapponese gli aveva insegnato, fin da piccoli, a non guardarsi mai negli occhi, ma a tenere la testa bassa.... loro, invece, scrutarono a lungo il rispettivo specchio dell’anima, immergendosi nell’infinito mondo dell’altro. Restarono in silenzio ad ammirarsi per alcuni istanti …. le loro anime danzavano.
    -“Maya!”
    -“Signor Masumi!”
    Entrambi si stupirono di ritrovarsi lì. Il loro sentimento li aveva condotti fino all’incontro con l’altra anima, quella gemella e provarono un senso di viva sorpresa di fronte a questo evento inatteso. La loro meraviglia fu grande perché capirono all’istante che avevano un’enorme e straordinaria, intesa. Una scintilla d’intenso bagliore si manifestò negli occhi di Masumi, all’improvviso capì che doveva fuggire via, non poteva rendere limpida la sua vita con Maya in quella strada così rumorosa. Anche Maya, sorpresa da quel semplice incontro, pensava che era necessario un po’ di raccoglimento e silenzio per poter definire l’assai complessa situazione che si era venuta a creare.
    Masumi chiamò un taxi e prese letteralmente Maya in braccio e l’adagiò all’interno dell’autovettura, accanto a lui.
    Nel frattempo al Kid’s Studio, tutti erano preoccupati per l’assenza della protagonista e si chiedevano cosa mai fosse successo a Maya. Sakurakoji continuava comporre il numero di Maya al cellulare, ma non riceveva alcuna risposta, in cuor suo aveva capito: la mancata presenza della Dea Scarlatta aveva a che fare con il presidente della Daito. Ripensava agli atteggiamenti di quei due, era palese che nascondessero qualcosa e a Sakurakoji era passata la voglia, arrivati a questo punto, di sapere la verità. La scenata di gelosia di Masumi della sera precedente, era stata una conferma dei suoi sospetti e cioè che Masumi e Maya si amassero in segreto.
    -“Non metterò il bastone fra le ruote al destino, Maya nel mio futuro non ci sei come sposa, ne sono ormai certo. Ti lascio andare, ti farò spiccare il volo lontano da me e cercherò altrove la mia anima gemella, perché arrivati a questo punto non lo siamo mai stati. Quando incontrerò il mio spirito affine, saprò che fino a quel momento non avevo conosciuto il fuoco divampante dell’amore” – pensò.
    Il regista Kuronuma era “leggermente” adirato.
    -“Maya non dovevi permetterti di mancare alle prove ora che siamo così vicini al traguardo. Quando ti rivedrò cercherò di capire che cosa ti ha indotto a questa determinata azione e quali sono i fattori dinamici che ti hanno spinto a tale comportamento. Cercherò di comprendere le tue motivazioni, stanne certa perché meriti tutta la mia comprensione”- meditava.

    Intanto Maya era in dolce compagnia, in un taxi, accanto al suo ammiratore.
    -“Mi porti alla Penisola di Izu” - disse Masumi al tassista. Impiegarono circa un’ora per percorrere i 100 km che separano Tokyo dalla penisola. In auto non si erano detti una parola, avevano ascoltato solo musica di sottofondo. Senza fiatare e restando così vicini erano diventati rossi come due peperoni. Il tassista ogni tanto lanciava delle occhiate dallo specchietto retrovisore e sorrideva …. chissà quante volte aveva assistito a queste scene tra due innamorati.
    Una volta giunti a destinazione il tassista li saluta con un largo sorriso e se ne va. In un primo momento ciascuno restava assorto nei propri pensieri, poi scesero sulla spiaggia bianca di Izu, famosa per essere la più grande e bella di tutta la penisola. Una Maya emozionata più che mai, alla vista di quella rena così candida, si tolse le scarpe e con due piccoli passi va a toccare l’acqua dell’Oceano Pacifico. Le piaceva tanto bagnarsi i piedi e le mani.
    -“Finalmente posso toccare il mare” - disse Maya.
    Masumi l’osservava con uno sguardo sincero, era affascinato dalla sua ingenuità, ne restava sempre più conquistato. Distese la giacca sulla sabbia e vi si adagiò sopra, tolse le scarpe, si arrotolò i pantaloni e faceva dei disegnini nella sabbia. Con occhi incantati guardava l’orizzonte pensando a come iniziare il discorso. Maya si girò di scatto regalando un grande sorriso a Masumi che arrossì invitandola, con un gesto cortese, a sedersi accanto a lui. Mentre Maya si adagiava al suo cospetto, egli iniziò ad articolare un discorso.
    -“Maya da tanto tempo, troppo tempo, aspetto il momento di rivederti. Il nostro ultimo incontro non è stato felice né per te, né per me. Sono geloso, lo so, ne sono consapevole e per questo io ne soffro ancora di più. Non sai quanto sia difficile lottare contro questo sentimento, non vorrei provarlo e mi rimprovero di esserlo. Ho paura che la mia gelosia possa ferire il tuo spirito e ho timore di diventare aggressivo e pazzo. La mia gelosia non è una mancanza di fiducia verso di te, ma è la paura di perdere la persona che per me è la più importante al mondo. Da quando ti ho conosciuto, la mia vita ha subito un grande cambiamento. Ho compreso, a fatica, che senza di te non potrei esistere, dimentico tante cose, ma il mio pensiero è sempre fisso a te. Il mio essere si ferma dove compari tu. Tu sei il solvente nel quale si dissolvono tutti i miei dubbi interiori e che mi trascino dietro. Mi hai rapito l’anima con una tale forza e alla quale non posso fare resistenza. Questa tenacia mi chiama ad uscire da me stesso per correre incontro a te e per la prima volta in vita mia ho sentito il desiderio di donare, più che di ricevere. Fin da piccolo ho sempre creduto che nella vita solo le persone più fortunate si innamorassero della persona giusta: da quando ci siamo abbracciati sulla nave, ho capito che io sono una di quelle persone!”

    Masumi gli aveva messo il cuore nelle mani e lei voleva credergli, ma il pensiero di averlo visto con Shiori non demordeva, voleva evitare una burrascosa litigata o una discussione inutile, quindi Maya si fece forza e disse:
    -“Signor Hayami io resto qui sempre in attesa, e aspetto lei. Come la Dea Scarlatta, osservo la natura che è sempre di grande ispirazione quando si cercano delle risposte. Un bulbo sa aspettare di diventare uno splendido tulipano. Una crisalide sa aspettare di diventare una farfalla, un fiume scava con il tempo la sua corsa verso il mare. Tutto, quando sarà il momento, troverà il suo senso, scoprirà il suo ruolo. E' questo che faccio io da quando mi avete donato quell’abbraccio: umilmente aspetto cercando di dare quotidianamente il meglio e pronta a rispondere quando sarò chiamata a farlo.”
    Masumi si era sciolto a quelle parole perché aveva compreso quanto in realtà Maya, sia stata capace di mantenere la sua promessa: era maturata realmente.
    -“Sono felice di questa emozione e sentimento che provo, di ritrovarmi in parole e silenzi, di condividere stati d'animo, lacrime e sorrisi...ma sinceramente perdonatemi solo una cosa”…. disse Maya.
    -“Maya dimmi cosa si cela dietro il tuo sguardo affranto, in questo istante?” - Chiese Masumi, che da quel viso struggente era restato spiazzato.
    -“Vorrei essere sincera e dirvi che l’altro giorno mi sono sentita persa e confusa, vi ho visto con la vostra fidanzata sfrecciare in auto e non mi avete degnato nemmeno del più breve sguardo. Ne ho sofferto tanto e Sakurakoji mi ha solo invitato per un caffè ed io ho accettato anche per scusarmi del malo modo in cui l’ho trattato l’ultima volta, rimandandolo indietro”.
    Maya si era tolto quel peso dallo stomaco liberandosi finalmente dalla stretta in gola che l’attanagliava. Masumi era rimasto di sasso, lui che gli aveva fatto una scenata di gelosia degna di un film, non immaginava lontanamente quanto quel corpicino avesse sofferto per un banale malinteso.
    -“ Ho peccato di superficialità, ti ho trascurata volutamente per non coinvolgere anche te nella questione “Shiori”, comportandomi male. Spero, ardentemente che tu mi voglia così bene da capire e perdonarmi. Ho parlato chiaro con lei e la sua famiglia, siamo arrivati ad un compromesso: devo accompagnarla tre volte a settimana al centro Neuron, per la sua instabilità emotiva. Per quanto riguarda Sakurakoji, lo so rodo di gelosia, ma non posso negarti la sua vicinanza …. lui lavora con te, per realizzare il tuo sogno.” Maya annuì e tutto fu più chiaro.
    Masumi sognava l’amore insieme a lei, giorno per giorno, ma doveva pensare anche al futuro e a quello che poteva accadere quando il loro rapporto avrebbe visto la luce del sole. Per adesso voleva un attimo di vita felice insieme, su quella spiaggia.
    Poi si accostò pian piano a lei, con delicatezza, e senza accorgersene Maya si ritrovò le labbra di Masumi molto vicine. Egli avrebbe voluto trasferirgli, con un bacio, il sentimento che in lui scatenava il dolce vento di passione. Iniziò a sussurrargli all’orecchio:
    -”Maya in me c’è tutto l’amore del mondo per te e per questo vorrei essere il tuo compagno di viaggio ma …. una cosa soltanto mi resta da chiarire e ho tanta paura della tua reazione ….”
    -“Signor Masumi lei con me deve essere sincero e leale, per qualunque tipo di argomento, in questo modo comprendo che mi considerate alla vostra pari e non ancora una ragazzina” - disse Maya con tono gentile.
    Masumi si fece coraggio e allontanandosi leggermente, disse:“ Ecco, tu sai quale funzione occupo alla Daito. Nel lavoro mi comporto in modo schietto e nella mia vita privata non ho considerato l’amore, finché non sei arrivata tu. Ho commesso alcuni sbagli nei tuoi riguardi, uno dei quali non riesco ancora a perdonarmi, si sbaglia sempre per rabbia, amore, gelosia, e per questo ti chiedo scusa mille volte …. io non sono perfetto. Mi ha conquistato il tuo modo di recitare: ti fondi con la parte che interpreti, facendomi assaporare quello che provano i tuoi personaggi. Ma non potevo dirtelo apertamente, lo sai anche tu in che rapporti siamo stati io e te. Non mi avresti creduto e sinceramente neanche io l’avrei fatto considerando la mia condotta. Poi man mano che tu recitavi in altri ruoli, il mio cuore ha iniziato a battere in un altro modo, non riuscivo con la ragione a fargli capire che chiedeva l’impossibile. L’unico modo per rasserenarlo un po’ era di farti capire che qualcuno ti ammirava e ti lodava, ma celandone l’identità …..io Maya ….Maya …. ecco, sono sempre stato io a inviarti le rose: si sono io l’ammiratore segreto!”
    Maya fu al culmine della gioia, il suo stato d’animo si sentiva soddisfatto in tutti i suoi desideri e recitò un’aforisma di Oscar Wilde:“Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero”
    -“Signor Hayami io credo di essere sempre stata affascinata da lei, sin dal primo istante che l’ho vista. La vita, con le sue avventure, ha voluto opacizzare nel mio cuore la vocazione a legarmi a lei. Poi un giorno la sua maschera, senza accorgervene, è caduta ed io ero lì ad ammirare il suo vero volto. Le incomprensioni di sempre si sono cancellate di getto e mi sono accorta che dentro di me c’era una fiamma grande che ardeva senza tregua …. io Signor Hayami …. Masumi …. io lo so da tempo che lei è il mio ammiratore ed è grazie a questo che mi sono accorta di amarla!”
    Masumi restò senza parole, tutto quella verità che da tempo non aveva voluto rivelare era stata l’artefice dell’innamoramento di Maya. Non si capacitava di aver avuto i loro cuori così vicini da non accorgersi di quanto li chiamavano ad ascoltarsi.
    Erano lì sulla spiaggia di Izu, si erano sciolti tutti i dubbi e chiariti tutti gli equivoci. Guardavano insieme le onde infrangersi a riva. La leggera schiuma bianca solleticava i loro piedi e anche la mente di Masumi, ma il suo self-control manteneva a distanza la voglia di arrotolarsi nella sabbia insieme a lei ….
    Masumi si accostò di più a Maya. Prese con entrambe le mani il suo volto, iniziò a respirare l’aria che circondava la sua bocca e disse :”Un tramonto incantevole sul mare....la spiaggia calda ....il mare che dolcemente bagna la riva....il tuo corpo vicino al mio.....una perfetta simbiosi d'amore ….”
    Le sfiorò la bocca lasciandosi andare a quella passione barricata da troppo tempo. Mille desideri s’intrecciavano fra loro.
    -“Vorrei amarti come non ho mai saputo amare. Sei la cosa più bella per me, sei un sogno ad occhi aperti, da vivere e rivivere ogni istante. Come il calore che penetra nel corpo e sale fino ad esplodere in una vampa di fuoco …. la fiamma del mio amore. Lasciati amare Maya ….
    Masumi con quei gesti e parole aveva dichiarato a Maya che l’amava davvero, e lei rispose
    -“ Ogni secondo passato con te è come fosse il primo di un interminabile istante d’amore. Si, ti dono la parte più autentica di me, Masumi, perché ti amo più di ogni altra cosa e voglio lasciare che adesso la vita accada …. dolce amore mio.



    FINE



    Edited by dezda26 - 22/7/2012, 19:12
  15. .
    Io faccio parte del forum da quasi un anno era la sera del mio compleanno e dopo aver festeggiato con una pizza e messo a nanna tutti mi misi a navigare. Trovai questo sito e credo di essermi fatto il più bel regalo....E per farvi capire quanto vi porti nel cuore vi posto questa foto fresca, fresca



    Non vi dico quanto ci ho messo a scattarla perchè il mare era un pò mosso e poi le persone mi guardavano....sicuramente avranno pensato "questa è pazza"....a me veniva solo da sorridere!

    BUON COMPLEANNO FORUM
68 replies since 23/8/2011
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