*Il Grande Sogno di Maya - ガラスの仮面 - Glass no Kamen  - Glass Mask - Manga, Anime, Drama

Votes taken by {Axel~

  1. .

    Titolo: Il Rosso e il Bianco
    Autore: {Axel~
    Protagonisti: Maya, Masumi e...
    Breve Descrizione: Se Maya e Masumi trovassero la felicità oltre i confini del Giappone?
    Numero di Capitoli: 17 + epilogo
    Contiene Spoiler: No
    Contenuti Erotici: No (non credo, nel caso in cui dovessero esserci, avviserò)



    Sono una grande amante della sezione Fan Fiction, così ho deciso di cimentarmi anch'io in una storia. :rossor:

    Un ringraziamento speciale a Kezia che in chat mi ha incitata a pubblicare questa ff che spero vi possa piacere. :ave:
    Criticate pure, quando ce n'è bisogno! :arigato:

    Nota: le parti in corsivo sono dette in inglese dai personaggi. Ho scelto questa modalità per facilitare nella lettura (per voi), e nello scrivere (per me). :)

    Buona lettura!


    Prologo

    <<gentile signor Hayami,
    grazie per aver accettato la mia proposta. Dopo aver assistito alla rappresentazione della Dea Scarlatta della signorina Kitajima, non ho fatto altro che pensare a come potevo rendere giustizia ad un tale capolavoro. Sono convinto che il pubblico europeo apprezzerà molto questa opera dal gusto magico e fuori dal tempo, e troveremo di certo un accordo conveniente.
    In allegato trova tutti i documenti necessari a Lei, alla Sua fidanzata e alla detentrice dei diritti della rappresentazione. All’aeroporto troverà un mio dipendente che vi guiderà durante tutto il vostro soggiorno a Milano.
    Cordiali saluti,
    S. B.>>


    Masumi continuava a leggere e rileggere da giorni la stessa mail, ultimo anello di una catena di eventi che dal giorno della rappresentazione della Dea Scarlatta si erano susseguiti ad un ritmo quasi asfissiante.

    La Dea Scarlatta di Maya aveva preso possesso della sua mente e ottenebrato ogni altra facoltà, occupando la sua mente per tutta la durata della rappresentazione e anche oltre. Gli sembrò di vivere in un mondo di nebbia luminosa, diradata solo dall’immagine di lei che gli danzava davanti agli occhi e sembrava rivolgere a lui, a lui solo – sensazione che non riusciva ad abbandonarlo – ogni parola o sguardo d’amore.
    Avrebbe avuto bisogno di un forte scossone per riaversi. E glielo diedero poche semplici parole, uscite dalle labbra tremanti di Maya:
    – Signor Hayami, vorrei condividere con lei i diritti per la Dea Scarlatta.
    Masumi, freddato come da un colpo di pistola, ebbe bisogno di fare mente locale su ciò che aveva preceduto quella frase.
    La signora Tsukikage, con un sorriso sereno sulle labbra, aveva ceduto a Maya i diritti di rappresentazione dell’opera tanto contesa. E lei li voleva condividere proprio con lui? Il freddo presidente della Daito Art Production, che tanto odiava e, peraltro, era sostenitore della sua rivale? La signora Tsukikage non faceva nulla per impedirlo?
    Si guardò intorno per vedere la reazione della Sensei, ma questa si era già dileguata, sparendo tra la folla. Il suo compito era ormai finito; ora poteva attendere con serenità il momento in cui si sarebbe riconciliata con il suo amato Ichiren.
    – Signor Hayami?
    Un velo rosso aveva ricoperto il volto di Maya, posandosi fino alla base del suo esile collo.
    – Signori Hayami, io… sono immensamente in debito con lei… Lei mi ha sempre sostenuto, anche – aggiunse abbassando lo sguardo – anche… – le parole sembravano ferme sulle sue labbra, tremanti sotto gli occhi di ghiaccio del giovane presidente, che, percepita la difficoltà di Maya, si apprestò a riprendere le fila del discorso.
    – Grazie, Maya. È il regalo più bello che potessi farmi. – disse, nascondendo con amarezza dietro un dolce sorriso un desiderio impossibile.

    Lei dev’essere il signor Masumi Hayami, presidente della Daito Art Production.
    Masumi, perso nei suoi pensieri, si risvegliò di scatto, accorgendosi che Maya era ormai andata via e un uomo molto elegante e dallo sguardo cortese aveva preso il suo posto.
    Sì, sono io. Posso esserle d’aiuto?
    Suppongo di sì. Innanzitutto mi presento, mi chiamo Sebastiano B. Come potrà immaginare, vengo dall’Italia…
    Masumi rimase interdetto, assai stupito dall’idea che uno straniero potesse aver assistito alla rappresentazione, benché conoscesse di fama la portata del personaggio che aveva di fronte.
    Sebastiano sorrise al veder dipingersi sul volto del suo giovane interlocutore quell’espressione di sorpresa.
    Lo so, tutto questo le può apparire strano. Deve sapere che sono un impresario teatrale, direttore della Belle Arti Association europea, e sono stato attirato qui in Giappone da voci che circolavano nell’ambiente riguardo una prodigiosa rappresentazione. E… devo ammettere che queste voci avevano un fondo di verità.
    Masumi era incuriosito dallo strano discorso dell’uomo, ed aveva il presentimento che la sorte aveva qualcosa di importante in serbo per lui e per Maya. Deciso a saperne di più, invitò Sebastiano a fermarsi con lui ad un bar, lasciando la sua fidanzata con il pretesto di un incontro di lavoro. Non immaginava però, che ciò che aveva detto come bugia sarebbe poi diventata una schiacciante verità.
    Dopo aver ordinato qualcosa di caldo, Masumi non esitò a riallacciare il discorso.
    Signor B., prima ha detto di aver trovato prodigiosa questa rappresentazione. Si può spiegare meglio?
    Sebastiano sorrise.
    La signorina Kitajima è riuscita a coinvolgermi in un modo straordinario. Mai avevo assistito ad una rappresentazione così… così…
    … reale? – osò Masumi.
    Esatto,–disse Sebastiano, ringraziando il cameriere che li aveva appena serviti e riprendendo in mano il discorso, –ha capito perfettamente ciò che intendevo.
    Masumi sorrise, portandosi alle labbra una tazza di tè bollente. E come poteva essere altrimenti? Maya era in grado di trascinare chiunque nel suo mondo dell’arcobaleno, con estrema semplicità.
    Signor Hayami,– continuò l’uomo –la signorina Kitajima ha condiviso con lei i diritti di rappresentazione della Dea Scarlatta.
    Questa frase fece sussultare il giovane: ancora non aveva avuto il tempo di capacitarsi della volontà di Maya. Riuscì soltanto ad annuire.
    Ha pensato di dare a quella giovane una possibilità… internazionale?
    Gli sguardi dei due uomini si incrociarono, e in entrambi scoccò una scintilla. Ognuno aveva capito ciò che l’altro aveva in mente.
    A quando gli accordi ufficiali?– disse Masumi, con un sorriso soddisfatto.
    Sarà mio ospite a Milano per alcuni giorni, durante i quali avrà il tempo di conoscere l’ambiente e, se le sarà gradito, di prendere accordi definitivi.

    Masumi si sorprese ormai catturato dal vortice dei ricordi e sorrise. Nel frattempo qualcuno bussava alla porta.
    –Avanti, Mizuki.
    L’efficiente segretaria aprì la porta e si fece avanti.
    –Signor Hayami, la signorina Kitajima è arrivata. La faccio entrare?
    –Sì, grazie.
    Mizuki sorrise e sussurrando:
    –Mi raccomando signor Hayami.
    Si voltò e fece accomodare Maya nello studio del direttore.

    Edited by |Rossella| - 1/9/2011, 15:51
  2. .
    Povero Masumi, è così preoccupato... :languo: Ma sono sicura che Maya ritroverà la voglia di recitare grazie a lui e alla Tsukikage.
    Grazie Glass per questo stupendo capitolo! :lovvo:
32 replies since 3/2/2008
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