| Ho letto recentemente un aneddoto molto interessante su "Anna dei miracoli" del 1968, raccontato da Cinzia De Carolis in un'intervista pubblicata sulla rivista "AnimeCult.it" n. 12 (in copertina è indicato il mese di novembre 2023, ma l'uscita nelle edicole e nelle librerie è avvenuta a ottobre 2023).
Vi riporto il testo (pp. 14-15):
Anime Cult: Nel 1968 hai otto anni, e subito ti assegnano un ruolo molto importante e complicato in uno sceneggiato che fece epoca: Anna dei miracoli, ispirato alla storia vera della bambina sordo-cieca Helen Keller e della sua insegnante Anne Sullivan. Ne aveva già fatto un film nel 1962 Arthur Penn, con Patty Duke e Anne Bancroft, quindi il paragone era rischioso, ma tu non potevi saperlo… Come ci sei arrivata?
Cinzia De Carolis: Mio padre era appassionato di cinema e teatro, e fin da piccolissima ho cominciato a fare cosette di doppiaggio, magari lui conosceva qualcuno, non ricordo. Da lì mi hanno chiamata per i fotoromanzi, non avevo nemmeno sei anni. Mi ricordo bene Rosalba Grottesi, così bella, con i capelli lunghissimi. Poi è apparso un annuncio su un giornale. Cercavano una bambina di dodici anni per interpretare Anna dei miracoli in televisione. Ottavia Piccolo l'aveva fatta in teatro e aveva quell'età. I miei genitori mi portano a casa del regista Davide Montemurri e lui subito esclama: ma quanto sei piccola! Io mi ero addormentata in macchina ed ero ancora mezza… intontita, così quando lui mi chiede di camminare muovendo le braccia, se ne esce con uno scoraggiante "Tesoro, sembri una sonnambula", e ha proprio ragione. Ma dopo due mesi, a sorpresa, chiamano dalla Rai e dicono a mia madre di portarmi per un provino. Mia madre stupita risponde: "Veramente l’hanno già scartata". Insistono e vado. Davide quando mi vede non ci può credere: "Ma che ci fai qui?", e io: "Non lo so, mi hanno chiamata". Invece il provino va bene, e dopo la prima selezione rimaniamo in dieci. Il giorno dopo dobbiamo provare con Anna Proclemer, una persona fantastica, che di me dice subito: "Questa è troppo carina, non può essere anche brava". Eccomi a camminare di nuovo come a casa di Montemurri… solo che quando arrivo vicino alla Proclemer lei mi butta uno sgabello addosso, e allora a me viene spontaneo, invece di abbassare lo sguardo per seguire il movimento dello sgabello, continuare a camminare come niente fosse… e lì c’è stato un urlo pazzesco di tutto lo studio, mi vengono ancora i brividi se ci penso: "Eccola, l’abbiamo trovata!". Montemurri ha dovuto lottare in Rai per avermi, tutti dicevano che ero troppo piccola, ma è riuscito a imporsi.
A.C.: Ti ricordi qualche episodio particolare, come conseguenza della grande popolarità che ti era arrivata addosso?
C.D.C.: A scuola tutto normale: andavo dalle suore, i bambini erano contenti ma non mi facevano sentire "diversa". Però è accaduta una cosa buffa e tenera: dopo Anna dei miracoli molti chiamavano la Rai per dire "Voglio fare beneficienza a quella povera bimba sordomuta", al che gli usceri che prendevano le telefonate rispondevano: "Ma quella sta mejo de me e de lei!".
Insomma, come la Duke, anche la De Carolis ha ottenuto la parte superando una prova particolare e si pensava di entrambe che fossero realmente portatrici di handicap...
Dopo aver letto quest'intervista ho voluto vedere interamente lo sceneggiato del 1968, di cui in passato avevo visto solo qualche spezzone: sebbene il film del 1962 sia inarrivabile, grazie alla recitazione intensa della Bancroft e della Duke, devo riconoscere che mi è sembrato discreto; la De Carolis è piuttosto brava se si considera che all'epoca aveva solo 8 anni (Helen ne aveva 7 quando venne affidata ad Anne), mentre Patty Duke iniziò a interpretare Helen a 13 anni e quando girò il film nel 1962 ne aveva 16.
Per chi volesse vederlo, ecco il link al film del 1968:
Purtroppo il film del 1962 l'ho trovato solo in spagnolo:
Edited by kirichan - 12/2/2024, 10:17 |
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Da tutte traspare la passione e il divertimento che ci avete messo nello scriverle, brave ragazze!!! 
